Android 10

Cos'è Android 10 Q

Android 10 è la decima major release di Android, come suggerisce il nome. Conosciuto anche come Android Q, si tratta del successore di Android Pie e della prima versione di Android ad abbandonare il tradizionale nome dolciario che finora ha accompagnato il robottino verde. D'ora in poi avremo solo dei numeri cardinali per indicare le nuove release.

Al momento non è ancora stata rilasciata una versione stabile, ma è disponibile solo come developer previewAndroid 10 promette di rivoluzionare notifiche, gesture e tanto altro. In questa pagina raccoglieremo tutte le informazioni al riguardo, sempre aggiornate.

Novità Android 10

Ad ogni nuova beta, Android Q porta con sé qualcosa di nuovo. Alcune funzioni sono state annunciate ufficialmente, altre sono semplicemente state trovate provando le varie beta, ed altre ancora sono nascoste, ma sono state scovate comunque. Vediamo intanto quello che sicuramente arriverà con la versione finale di Android 10.

Novità arrivate

  • Accesso alla posizione solo in foreground. C'è un nuovo permesso che consente di dare alle app accesso alla nostra posizione GPS solo quando l'app è in esecuzione in primo piano. In questo modo nessuno potrà spiarci in background. In generale tutta la gestione dei permessi è stata potenziata a vantaggio della privacy.
  • Supporto ai dispositivi pieghevoli.
  • Sharing Shortcuts: sono delle scorciatoie rapide nel menu di condivisione per condividere un certo contenuto all'interno di una specifica sezione di un'app (ad esempio un contatto in un'app di messaggistica).
  • Settings Panels: una sorta di pop-up che le app possono richiamare perché l'utente modifichi delle impostazioni di sistema, senza lasciare l'app stessa. Ad esempio per attivare il Bluetooth, cambiare volume (introdotta con la beta 2), ecc.
  • Nuovi codec audio/video ed API nativa per i MIDI
  • Dynamic Depth image: è un nuovo formato, che Google proverà a standardizzare, che consentirà alle app di terze parti di applicare effetti di sfocatura in post-produzione alle foto scattate dallo smartphone.
  • Tema scuro: introdotto nella beta 3, il tema scuro colora di nero impostazioni e quick toggle/notifiche, ed anche le principali app adottato un tema scuro, sebbene non completamente nero.
  • Nuove gesture di navigazione in stile iPhone: introdotte anch'esse nella beta 3, rendono l'interfaccia praticamente a tutto schermo, con solo una barra sottilissima in basso e fanno del tutto scomparire la NavBar, che può comunque essere riattivata, se la preferiste. Il video più in basso chiarirà eventuali dubbi.

Questo limitandoci solo alle cose visibili e tangibili.

Sotto al cofano ci sono però tante novità in merito a sicurezza, affidabilità delle connessioni di rete, registrazione audio/video e vari altri aspetti del sistema. Inoltre, sebbene Google non le abbia confermate ufficialmente, ci sono diverse altre funzioni molto interessanti, il cui codice, più o meno completo, è presente nelle varie beta.

Novità non (ancora) disponibili

  • Modalità desktop: ancora molto embrionale, tanto che va attivata tramite un comando adb. Sarebbe un ideale sistema desktop che appare collegando lo smartphone ad un monitor esterno, come già fatto da Samsung ed Huawei, ad esempio. Potrebbe debuttare in Android 11.
  • Bubbles: le notifiche diventano delle "bolle" che potete spostare dove volete sullo schermo e tenerle sopra ad altre app. Basta un clic sulla bolla, e questa si espanderà, consentendovi di rispondere. Presente nella beta, non è per ora disponibile nella versione stabile.
  • Supporto ai temi. La personalizzazione di Android per ora si è limitata alla forma delle icone, ai font ed ai colori degli "accenti" del sistema. Con Android 10, almeno sui Pixel, avremo la possibilità di provare "stili, sfondi, orologi e non solo". Nella versione stabile questa opzione non è comunque presente, quindi è sempre più probabile che sia limitata ai Pixel 4, o che quantomeno Google aspetti il lancio di questi ultimi.

Ci sono poi tante novità minori, a livello di interfaccia, ma il succo è questo.

Come aggiornare ad Android 10

Aggiornare ad Android 10, di per sé, è facile. Se avete uno smartphone Pixel l'aggiornamento è automatico. Se per qualche motivo non dovesse arrivarvi, potete scaricare le factory image ed installarlo manualmente. Google ha reso disponibili anche le immagini generiche, compatibili con qualsiasi dispositivo con Project Treble (almeno con Oreo). Ulteriori dettagli in merito li trovate in questo articolo.

Uscita Android 10

Android 10 è stato ufficialmente rilasciato il 3 settembre 2019. La prima beta di Android Q è stata rilasciata il 13 marzo, e come potete vedere dalla timeline qui sopra ci sono state in tutto ben 6 beta, prima di giungere alla versione stabile.

Android 10 è stato rilasciato per ora solo sugli smartphone Pixel. Tutti i Pixel, inclusi quelli di prima generazione. Google ha però pubblicato le GSI (le generic system image) della beta 2 per tutti gli smartphone con project treble e bootloader sbloccato. Questo significa che se rispettate questi vincoli potete installarla sul vostro dispositivo.

A partire dalla beta 3, Android Q è stata reso disponibile anche su tutti i dispositivi seguenti. In questo articolo trovate le istruzioni per l'installazione su ciascuno degli smartphone elencati.

  • ASUS ZenFone 5Z
  • Essential PH-1
  • Huawei Mate 20 Pro
  • LG G8s ThinQ
  • Nokia 8.1
  • OnePlus 6 e OnePlus 6T
  • OPPO Reno
  • Realme 3 Pro
  • Sony Xperia XZ3
  • Tecno Spark 3 Pro
  • Vivo X27, Vivo NEX S e Vivo NEX A
  • Xiaomi Mi MIX 3 5G
  • Xiaomi Mi9

Se invece voleste sapere quali smartphone saranno aggiornati ad Android 10 stabile, vi rimandiamo a questo articolo. Dato che l'elenco è molto lungo, non ufficiale e non definitivo, abbiamo realizzato infatti un articolo dedicato, che poi aggiorneremo via via che i vari produttori aggiorneranno i propri modelli, o nel caso dovessero diramare qualche comunicato ufficiale in merito.

Nome Android Q

Android Q si chiamerà semplicemente Android 10. Google ha deciso che dopo tutti questi anni i nomi di dolci stavano diventando confusionari e non era sempre chiaro quale fosse l'ultima versione disponibile.

Utilizzando invece i numeri cardinali non ci saranno più dubbi, e soprattutto ovunque nel mondo sarà inequivocabile quale versione di Android sia la più recente.

Assieme al nuovo nome, è stato svelato anche il nuovo logo di Android, che potete vedere qui sopra. Contrasti elevati, colori netti e massima leggibilità, per proiettare il robottino (sempre più) verde verso i prossimi 2,5 miliardi di utenti.

Il vero nome di Android Q doveva essere Queen Cake, come svelato da Google. Con l'abbandono dei dolci non sarà però abbandonata anche l'usanza di realizzare una nuova statua per ogni major release di Android. Saranno diverse dal passato, ma ancora non è ben chiaro come.

All'uscita di ogni nuova beta abbiamo sempre realizzato un video che ne illustrasse le principali novità, che trovate sul nostro canale YouTube potete vedere anche tutti i precedenti. Qui sotto vi lasciamo invece la video recensione completa di Android 10.

Ripercorriamo assieme tutte le principali novità, tangibili o meno, con uno sguardo anche al futuro.


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