Huawei prova ad aggirare il ban USA tramite le licenze a partner terzi

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Huawei prova ad aggirare il ban USA tramite le licenze a partner terzi

Huawei è passata dall'essere quasi il primo produttore di smartphone al mondo agli ultimi quattro trimestri in cui le vendite sono andate sempre in rosso rispetto ai periodi precedenti. Tutto questo a causa del ban commerciale subito dal governo statunitense. Ora il colosso cinese sembra pronto a un'altra mossa per riprendersi parte di ciò che ha perso nel mercato smartphone.

Stando a quanto riferito da Bloomberg, Huawei vorrebbe vendere i suoi dispositivi affidandone i diritti ad aziende terze, non soggette al ban statunitense. Questo permetterebbe a Huawei di integrare nei dispositivi quei componenti che sono attualmente vietati a causa del ban, come i chip 5G di Qualcomm e i servizi Google come il Play Store.

Huawei starebbe dunque valutando se concedere la licenza di vendere alcuni suoi prodotti alla China Postal and Telecommunications Appliances Co. (PTAC), un'azienda controllata dal governo cinese. Un'unità di tale azienda, chiamata Xnova, commercializza già alcuni prodotti di Huawei, come i dispositivi della serie Nova.

Anche l'azienda TD Tech Ltd., un produttore cinese di apparati per le telecomunicazioni, dovrebbe avviare la vendita di dispositivi Huawei sotto il suo brand. In sostanza, si tratta di un rebrand della maggioranza dei modelli di smartphone Huawei per aggirare il ban statunitense.

Huawei non ha commentato ufficialmente questi nuovi dettagli, così come le aziende coinvolte, PTAC e TD Tech, non hanno risposto alle richieste di commento di Bloomberg. Sicuramente la scelta di Huawei, se venisse confermata, avrebbe il suo senso, visto che continua a perdere terreno nel settore smartphone e l'amministrazione Biden non sembra intenzionata ad allentare le maglie del ban.

Fonte: Bloomberg