Vivo mostra i muscoli in Europa facendoci annusare X Fold

Vivo X Fold non sarà venduto nel nostro paese, ma è un ottimo biglietto da visita
Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master

La scorsa settimana sono stato negli uffici di Vivo a Milano per un hands-on con Vivo X Fold, il primo smartphone pieghevole dell'azienda cinese. Gli uffici di Vivo sono al ventitreesimo e ventiquattresimo piano di una torre in zona Garibaldi e dalla terrazza c'è una vista impressionante sulla città: dal video che trovate qui sopra potete farvene un'idea (nonostante il cielo un po' bruciato, ahimé).

Nonostante fosse praticamente sconosciuta nel nostro paese fino a qualche anno fa, Vivo si presenta subito come un'azienda forte, che vuole condividere con la stampa italiana i suoi ultimi gioiellini come il pieghevole X Fold.

Con Vivo X Fold ci ho giocato per un'oretta o poco più e mi è parso un dispositivo impressionante, non tanto per le specifiche tecniche da super top di gamma (per quelle, volendo, sono bravi tutti), quanto per la struttura del dispositivo, il display, il telaio, la cerniera, la solidità generale.

Tutte cose su cui si deve investire davvero in ricerca e sviluppo e non basta acquistare il miglior hardware sulla piazza.

Vivo non è l'unica ad aver spinto parecchio sui pieghevoli negli ultimi anni: c'è ovviamente Samsung con le linee Z Fold e Z Flip, c'è Motorola Razr, c'è Huawei col suo Mate Xs e c'è anche il piccolo Oppo Find N. E questi sono solo quelli che abbiamo auvto modo di toccare con mano, senza guardare neanche a tutte le aziende che hanno presentato prototitpi e concept vari.

E se guardiamo i dispositivi attuali e li confrontiamo con quel primo Galaxy Z Fold che ha fatto conoscere al mondo il concetto di foldable, il risultato è impietoso per il pieghevole di Samsung: non perché non fosse un dispositivo eccezionale per l'epoca, ma perché in soli tre anni i passi avanti fatti nel settore dei pieghevoli è impressionante.

Samsung Galaxy Z Fold (a sinistra) vs Vivo X Fold (a destra)

Siamo passati da un'esperienza sorprendente ma tutto sommato giocattolosa, con quei display plasticosi e con un'evidente piega in mezzo, ad un'esperienza davvero premium, con scocche e cerniere solidissime e uno schermo interno dove il punto di piegatura è lettralmente invisibile.

Il tutto per una tipologia di dispositivo il cui market share sarà irrisorio: guardatevi intorno, quanti dei vostri amici hanno uno smartphone pieghevole?

Appunto.

Per questo motivo, mi pare evidente che il settore dei foldable sia poco più di un'esercizio di stile per le aziende: non è importante venderli davvero, è importante che se ne parli. È importante piantare la propria bandierina, mostrare al mondo di essere sul pezzo e di essere in grado di produrre un dispositivo solido e sorprendente.

È una questione di prestigio, insomma, e non è un caso che Vivo abbia voluto mostrare il Vivo X Fold a tutta la stampa italiana nonostante questo smartphone non sarà in vendita in Europa.

Perché è un "super dispositivo", nelle caratteristiche tecniche e nell'esperienza d'uso: di quelli che non puoi far altro che dire chapeau.

Voglio dire, leggete tutte le specifiche tecniche in questo articolo di lancio: tra tutto il resto, troviamo Snapdragon 8 Gen 1, 12 GB di RAM, 256 GB di memoria interna UFS 3.1, ben 6 (sei!) fotocamere eccellenti con tanto di partnership con Zeiss. E poi ovviamente il grande display pieghevole da 8", con risoluzione 2K, refresh rate da 120 Hz e certificazione A+ da DisplayMate.

Insomma, ci siamo capiti. E se l'esperienza utente vi incuriosisce, date un'occhiata alla recensione di Vivo X80 Pro: sono due smartphone molto diversi, ovviamente, ma condividono diverse specifiche tecniche, tra cui il processore, le memorie e l'eccezionale comparto fotografico.

Ma parliamo quindi di Vivo: chi è questa azienda che sta mostrando i muscoli in Europa, con ottimi smartphone top di gamma e foldable degni di nota?

Nonostante sia arrivata in Italia meno di due anni fa, Vivo è un gigante della tecnologia, con una grande esperienza nel settore smartphone. In Cina Vivo è uno dei principali produttori, al terzo o quarto posto (a seconda delle analisi) per dispositivi venduti: se la batte con Apple, con una quota del mercato di circa il 17%.

Secondo Counterpoint, Vivo è attualmente al quarto posto in Cina, appena sotto Apple. Secondo IDC, invece, è al terzo posto.

Vivo è stata fondata nel 1995 ed è stata leader di mercato in Cina per la telefonia fissa: è entrata nel mercato smartphone nel 2011 e nel 2014 ha iniziato l'espansione nel mercato internazionale, partendo dal territorio asiatico. È arrivata in Europa nel 2019 e, secondo Counterpoint, è al quinto posto nella classifica globale per smartphone venduti.

Inoltre, negli ultimi anni Vivo si è fatta conoscere nel mercato occidentale grazie ad importantissime sponsorizzazioni nel settore sportivo: parliamo degli accordi con la FIFA per i mondiali del 2018 e 2022 e quelli con la UEFA per gli Europei del 2020 e 2024.

Ci sarebbe anche la partnership con Marvel (in Captain America: Civil War, Steve Rogers e Tony Stark usavano smartphone Vivo), ma ci siamo capiti.

La partnership di Vivo con UEFA è così importante che l'azienda cinese ha potuto perfino portare la vera coppa di Euro 2020 ad un evento stampa ad ottobre.

Nella foto: io che sollevo la coppa, con somma invidia di tutti gli amici che capiscono davvero qualcosa di calcio.

La morale, insomma, è che Vivo è qui per restare e nei prossimi anni ne sentiremo parlare parecchio, sempre di più: Vivo X Fold non è solo un gran bello smartphone pieghevole, è un biglietto da visita da mostrare al mercato Europeo.