Recensione TicWatch Pro 3: il migliore con Wear OS (foto e video)

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master

Era il 2018 quando Mobvoi lanciava sul mercato TicWatch Pro, uno smartwatch Wear OS che prima non c'era. Il suo principio era quello di avere un secondo schermo da tenere sempre attivo e visibile sopra a quello principale. La seconda generazione ha corretto qualche dettaglio ma è questo Pro 3 ha portare in dote più novità.

PRO

  • Autonomia sopra la media
  • Hardware completo
  • Ricco di funzioni
  • Buona precisione dei rilevamenti

CONTRO

  • Il sonno però non viene tracciato con precisione
  • Lo schermo esterno non è personalizzabile
  • Il prezzo non è contenuto

Confezione

Come succede spesso anche qui nella confezione di TicWatch Pro 3 troviamo solo l'orologio con il cinturino e il cavo di ricarica. In questo caso la soluzione scelta è un connettore a mezza luna magnetico da collegare alla parte inferiore dello smartwatch. È abbastanza stabile come aggancio, ma ovviamente non può resistere ad uno strattone.

Costruzione ed Ergonomia

TicWatch Pro 3 rimane un orologio non certo compatto e pensato principalmente per polsi non propriamente esili. Nel mio caso comunque (nonostante il suddetto polso esile) è stato accettabile, più di quello che era stato a suo tempo TicWatch Pro. Abbiamo una cassa da 47 millimetri, un peso di 43 grammi e uno spessore di 12,2 millimetri. Un prodotto tutto sommato nella media per la tipologia. Il cinturino è standard da 22 millimetri e quello incluso è molto particolare: sembra pelle allo sguardo ma è invece in silicone. Potrebbe non piacere a tutti, ma l'abbiamo trovata comunque una buona soluzione. Lo smartwatch è poi ancora resistente ad acqua e polvere secondo lo standard IP68.

Hardware

Il primo motivo per cui TicWatch Pro 3 dovrebbe suscitare interesse è per il suo processore. Nel mondo degli smartwatch, con batterie spesso minuscole, un processore può davvero fare la differenza nel cambiare l'esperienza d'uso del prodotto. In questo caso entra in gioco il nuovo Snapdragon Wear 4100 per la prima volta testato sul campo. Questo nuovo processore è associato a 1 GB di RAM e 8 GB di memoria interna per le app. Sulla parte inferiore della scocca sono poi posizionati ora un gran numero di sensori per il rilevamento del battito cardiaco e dell'ossigenazione del sangue. Questi forniscono dei dati fra i più precisi tra gli smartwatch in circolazione. Presente il microfono, lo speaker (di media potenza), il GPS assistito e anche il Wi-Fi, oltre al classico Bluetooth. A chiudere il cerchio non poteva mancare certo l'NFC che garantisce il supporto ai pagamenti mobili. Come si suol dire: non manca veramente nulla.

Display

TicWatch Pro 3 è dotato della stessa "magia" dei suoi predecessori.

Abbiamo un nuovo display AMOLED da 1,4 pollici e risoluzione di 454x454 pixel, sovrastato da uno strato di display FSTN che garantisce la piena visibilità anche quando lo smartwatch è bloccato. Questo display esterno è ben visibile alla luce e ora anche con meno luce grazie ad un nuovo sistema di retroilluminazione che si attiva con il movimento del polso. Questo schermo mostra chiaramente informazioni come l'orario (con anche i secondi), la data e i passi realizzati. Un'accoppiata vincente per avere uno schermo ottimo quando si vuole interagire con Wear OS e uno "semplice" per quando vogliamo solo conoscere l'orario.

Software

Chi conosce già Wear OS potrebbe pensare di sapere già tutto sul software di questo smartwatch, ma in realtà ci sono delle differenze e vorremmo partire proprio da quelle. Prima di tutto quando si ruota il polso non si attiva lo schermo AMOLED ma la retroilluminazione dello schermo FSTN. Questo però non è vero quando si riceve le notifiche.

In quel caso lo schermo primario si riattiva mostrando il contenuto della notifica. Il launcher delle app è stato poi modificato per contenere due app affiancate e incolonnate, massimizzando lo spazio a disposizione. Infine la pressione prolungata del tasto fisico inferiore può, oltre ad essere associata ad un'app specifica, anche utilizzato per spegnere l'orologio. Finalmente un Wear OS dove non si deve scavare nei menù per il menù di spegnimento.

Per il resto è l'ottimo e completissimo Wear OS di sempre. Google Assistant a sinistra, widget a destra e una enorme collezione di quadranti a disposizione, moltissimi forniti direttamente da Mobvoi tramite l'applicazione per smartphone. Ci sono anche dei toggle rapidi, fra cui a nostro parere ne manca uno unico da attivare quando si va a dormire per non essere disturbati. Le notifiche vengono segnalate puntualmente ed è possibile non solo leggerle ma anche rispondere, sfruttando la voce, una tastiera completa qwerty o delle emoji.

Grazie al microfono oltre alla possibilità di rispondere vocalmente alle telefonate o interpellare Google Assistant è possibile anche rispondere al polso alle telefonate. Presente la possibilità di pagare con Google Pay.

Mobvoi ha poi inserito una serie di sue applicazioni preinstallate, ma ricordatevi che potete comunque sempre scaricarne di nuove tramite il Play Store. Abbiamo una discreta app per tracciare le sessioni di attività fisica (che mostra le informazioni anche sullo schermo secondario), un software per tracciare in automatico il sonno, un'app che misura lo stress e una per l'ossigenazione del sangue. Tutti questi valori possono essere registrati in automatico. Infine è presente un timer per lavarsi le mani (ma va avviato a mano, troppo scomodo) e un'app per misurare (ma solo manualmente) il livello di rumore ambientale.

L'app Mobvoi per smartphone può essere installata di pari passo a quella di Wear OS (obbligatoria). Dai nostri test il suo scopo principale, oltre a farci accedere ad un gran numero di quadranti aggiuntivi il suo scopo principale è quello di navigare agevolmente tutti i dati sul fitness registrati.

Siamo rimasti positivamente colpiti dalla precisione dei vari sensori, sia per quanto riguarda l'attività fisica che le altre misurazione. Solo il tracciamento del sonno ci è parso meno affidabile, con durate non sempre corrispondenti al vero.

Autonomia

La presenza di una batteria da ben (almeno per gli standard degli smartwatch) 550 mAh e del nuovo processore Snapdragon Wear 4100 fa sì che questo sia senza ombra di dubbio lo smartwatch Wear OS con la maggiore autonomia. Parliamo di due giorni e due notti senza bisogno di una ricarica. Se siete fortunati potrebbe arrivare a 3 giorni con una singola carica, ma disabilitando alcune registrazioni automatiche per il fitness. La ricarica completa impiega circa 2 ore. È possibile attivare una modalità essential che garantisce circa 45 giorni con una singola carica e utilizza solo lo schermo più esterno, registrando comunque passi e battito cardiaco.

Prezzo

TicWatch Pro 3 ha un prezzo di 299€, non certo stracciato, ma in linea con gli smartwatch di fascia più alta.

Lo smartwatch è disponibile per l'acquisto anche su Amazon. Controllate il box a seguire per eventuali cali di prezzo.

Foto

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Giudizio Finale

TicWatch Pro 3

TicWatch Pro 3 è il miglior smartwatch Wear OS e uno dei migliori in assoluto. L'autonomia non è straordinaria ma è comunque un passo in avanti. Avere così tante funzioni a disposizione per due giorni di fila invece di uno non cambierà la vita ma è un buon inizio. In più non manca l'NFC, le chiamate al polso e un buon tracking per il fitness.

Sommario

Confezione 7

Costruzione ed Ergonomia 8

Hardware 9.5

Display 9

Software 8.5

Autonomia 8

Prezzo 7

Voto finale

TicWatch Pro 3

Pro

  • Autonomia sopra la media
  • Hardware completo
  • Ricco di funzioni
  • Buona precisione dei rilevamenti

Contro

  • Il sonno però non viene tracciato con precisione
  • Lo schermo esterno non è personalizzabile
  • Il prezzo non è contenuto

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Vivo nel mondo della telefonia dal Nokia 3210 e nel mondo di linux da Ubuntu 5.04. Ma quello che provo oggi qui su SmartWorld sono principalmente smartphone, smartwatch e prodotti per la smart home. Ma le mie passioni riguardano anche il LEGO e la musica elettronica.