Recensione Motorola Razr 5G: la volta buona (foto e video)

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master

Recensione Motorola RAZR 5G

Il mondo degli smartphone pieghevoli è popolato per ora solo da poche aziende e fra queste Motorola fa la sua corposa parte. Razr era arrivato a inizio del 2020 lasciandoci l'amaro in bocca per quella che poteva essere una grande rinascita e che invece era sembrato solo un tentativo un po' maldestro di sfruttare un popolare brand del passato. Questa versione 5G ci dimostra però che il primo tentativo era stato forse un lancio troppo affrettato e che Razr 5G è il primo vero pieghevole della casa alata di cui bisognerebbe avere memoria.

PRO

  • Bellissimo design
  • Comodo display esterno
  • Ingegnoso sistema di cerniere
  • Effetto nostalgia

CONTRO

  • Fotocamera deludente
  • Schermo poco luminoso
  • Prezzo molto alto
  • Non si compra per la batteria

Confezione

Motorola ha dimostrato alla concorrenza (ehi Samsung!) come dovrebbe essere una confezione di un prodotto premium. Sviluppata in verticale, una cupola trasparente fa intravedere il prodotto. All'interno il telefono è inserito in una sorta di "trono" che potrà ancora essere utilizzato per amplificare il suono dell'audio se usiamo il telefono per riprodurre musica. All'interno della confezione troviamo quella che è a tutti gli effetti una custodia per occhiali e che contiene l'alimentatore da 18W, un paio di cuffie USB-C in-ear di buona qualità con i vari gommini ed il cavo USB/USB-C.

Costruzione ed Ergonomia

Motorola Razr 5G appartiene a quella esigua schiera di prodotti pieghevoli a conchiglia che concilia due necessità: avere uno smartphone "classico" e poterlo far diventare abbastanza tascabile da non doversi preoccupare di avere pantaloni con tasche larghe o una borsa. Ad un primo sguardo ricorda un po' la famiglia Razr V3 di ormai 16 anni fa, ma ovviamente il tutto aggiornato con dei canoni estetici molto più moderni.

Anche i materiali sono di pregio: il profilo è in alluminio, il retro è in vetro e la cerniera è realizzata in acciaio. Da chiuso lo smartphone sembra un po' pesante con i suoi 192 grammi, ma aprendolo e distribuendo il peso in modo più omogeneo sembrerà addirittura leggero. Da aperto poi lo spessore è di 7,9 millimetri nel punto più alto ma decisamente molto più sottile per quasi tutta la sua altezza. È un prodotto ricercato e curato nei dettagli. Peccato solo per i tasti fisici che incastonati nel profilo tagliente sono sempre un po' piccoli e molto in alto una volta aperto lo smartphone.

Le cerniere non si bloccano in posizioni intermedie (se non ad angoli vicini alla chiusura), ma personalmente non trovo che questo possa essere considerato un limite, finché la bontà di queste cerniere non viene messa in dubbio (garantite per 200.000 aperture, oltre 100 aperture al giorno per 5 anni). Lo smartphone non è nella teoria molto diverso da quello di inizio anno (che in realtà era stato lanciato negli USA nel 2019) ma il risultato finale lo è: niente cigolii di sorta quando lo si apre e chiude.

Finalmente state comprando il corrispettivo di una macchina sportiva per gli smartphone, le cui portiere non cigolano quando le aprite.

Hardware

Lo smartphone ha ricevuto poi anche un sostanzioso aggiornamento hardware: la RAM aumenta del 50% arrivando a 8 GB, mentre la memoria interna (ancora non espandibile) raddoppia fino a 256 GB. Il processore è il nuovo Snapdragon 765G che abilita fra le altre cose la connettività 5G che da il nome al telefono. Abbiamo poi il Wi-Fi ac dual band, il Bluetooth 51. e il chip NFC. Manca il jack audio ma è finalmente presente lo slot per la nanoSIM. Si può ancora utilizzare una eSIM, ma questa non è più l'unica opzione. Da solo questo era un limite abbastanza grande per scoraggiare la quasi totalità degli utenti ad accaparrarsi il primo modello. Il lettore di impronte digitali è stato spostato sul retro all'interno del logo Motorola: posizione ottimale a smartphone chiuso, meno a smartphone aperto.

L'audio è mono e viene fornito dallo speaker inferiore. La qualità e il volume sono però solo sufficienti.

Fotocamera

Motorola Razr 5G ha una singola fotocamera da 48 megapixel ƒ/1.7 posizionata sulla parte esterna dello smartphone, che diventa quindi quella principale quando si apre lo smartphone. All'interno invece abbiamo una 20 megapixel ƒ/2.2 che oltre che per i selfie può essere utilizzata anche per lo sblocco con il volto (2D e quindi non dei più sicuri). L'interfaccia fotografica di Motorola si sta arricchendo sempre di più e si è anche un po' più adattata al formato Razr. Oltre alle molte opzioni di scatto (noi amiamo quelle di selezione del colore e di cinemagrafia) abbiamo anche la possibilità di mostrare l'anteprima di scatto sullo schermo esterno permettendo a chi viene fotografato di sapere come verrà lo scatto finale. Ovviamente è presente anche la modalità ritratto, interamente software non essendoci una seconda fotocamera.

Le foto sono più che discrete nel complesso, ma neanche lontanamente quelle di un top di gamma.

Con buona luce gli scatti sono buoni e ci hanno soddisfatto in quasi tutte le occasioni, ma rimangono alcuni contesti in cui la fotocamera fa più fatica, come a fotografare un fiore dal colore rosso acceso o in certi contesti di luce forte dove l'HDR è un po' lento: un paio di scatti sono venuti mossi per questa ragione. Con poca luce invece i risultati sono deludenti: le immagini sono poco definite, il bilanciamento del bianco tende verso il giallo e al buio completo la modalità notturna aiuta quanto può, ma niente che non vedreste tranquillamente su qualsiasi medio e bassa gamma. Come potevate immaginare non è uno smartphone che si acquista per la fotocamera.

Discreti i video che si possono registrare anche in 4K e che godono di una buona stabilizzazione dovuta al mix di quella elettronica e quella ottica. È presente anche una nuova simpaticissima modalità di selezione colore anche nei video che andrà a desaturare gli altri colori: la stabilizzazione però verrà meno.

In tutto ciò uno dei veri punti di forza di questo smartphone è che la fotocamera principale può essere usata anche per gli scatti selfie, in quasi tutte le modalità a disposizione.

Display

Anche questo Razr 5G è dotato di due schermi, uno esterno per accedere alle funzionalità più basilari e quello principale interno per ogni esigenza. Partiamo dal primo, un 2,7 pollici con risoluzione di 800x600 OLED. La dimensione è la stessa del precedente modello ma ora è leggermente più luminoso, quanto basta per renderlo utilizzabile all'esterno. Anche il software è stato rinnovato, ma di quello ne riparleremo fra un attimo. Aprendo lo smartphone si passa poi allo schermo da 6,2 pollici P-OLED da 2142 x 876 pixel. La luminosità è discreta ma non altissima e rispetto ai concorrenti all'esterno potreste dover alzare il selettore della luminosità al massimo. La risoluzione è adeguata, benché potesse essere superiore. La piega centrale è ancora al suo posto ma sembra un po' meno visibile del precedente modello.

Per fortuna toccando lo schermo non abbiamo più effetti sgradevoli come "l'affondamento" del precedente modello.

Software

Motorola come sempre punta ad una implementazione più stock possibile di Android. Qui abbiamo Android 10 aggiornato con le patch di agosto 2020 e alcune delle più famose migliorie Motorola come le molteplici gesture, la possibilità di modificare alcuni colori di sistema o il display ambient interattivo chiamato Moto Display. Possiamo partire proprio da qui per parlare del nuovo comportamento dello schermo esterno. È qui che se lo smartphone è chiuso compaiono le notifiche. È possibile interagire guardando il testo completo e scartando quelle che non ci interessano, ma risvegliando lo schermo avrete a disposizione più opzioni. Potrete scorrere per intero le notifiche come fareste a schermo aperto e aprendo lo smartphone con la notifica a schermo questa verrà aperta nello schermo interno. Potrete anche aprire le applicazioni che sono supportate dal piccolo schermo esterno o spingervi oltre e abilitare qualsiasi applicazione abbiate installato.

Tutte si possono aprire ma poche potranno funzionare bene in uno schermo così piccolo. Alcune però funzionano bene: per esempio Shazam, Google Keep o Spotify. Sì, se volete potete aprire anche WhatsApp e scrivere un messaggio, ma perché non aprire lo schermo? Sempre dallo schermo esterno potrete avviare la fotocamera principale per usarla anche per i selfie o premere due volte il tasto di accensione per avviare Google Assistant.

Ah sì, c'è anche Retro Razr: un modo simpaticissimo per tornare indietro nel tempo. Oltre alla schermata principale però l'illusione si romperà velocemente avviando le applicazioni del sistema Android.

Autonomia

La batteria di Razr 5G è una 2.800 mAh, oltre il 10% più capiente del modello precedente. È un inizio da non poco per uno smartphone pieghevole con così poco spazio per includere i suoi componenti all'interno della scocca. L'autonomia non è il motivo per cui si compra questo smartphone ma abbiamo riscontrato comunque un'autonomia superiore alle aspettative.

Arrivare a fine giornata con un utilizzo un po' più intenso non è impossibile. Motorola ha probabilmente ha messo un po' di magia dei suoi ultimi Moto Edge e Moto G anche in questo smartphone. La ricarica è rapida e viene definita TurboPower, ma è comunque solo a 18W, non quindi fulminea. Non è presente la ricarica wireless.

Prezzo

Motorola Razr 5G ha lo stesso prezzo del modello lanciato all'inizio dell'anno: 1599€. E in un certo senso, almeno dal punto di vista di marketing ci sta: questo è il primo vero pieghevole dell'azienda. L'altro meglio dimenticarlo. Il prezzo per quanto adeguato al mercato dei pieghevoli è comunque molto alto e indubbiamente terrà buona parte degli utenti lontani anche da questo modello. È un telefono di lusso per una nicchia di utenti. È disponibile su Amazon al prezzo di lancio. Controllate il box a seguire perché potrebbe subire sconti nei prossimi mesi.

Foto

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Giudizio Finale

Motorola Razr 5G

Motorola Razr 5G non è certo perfetto: la fotocamera è decisamente sottotono e lo schermo non è molto luminoso. Ma è comunque l'espressione di quello che voleva dimostrare Motorola con il primo modello. Uno smartphone elegante, di lusso, con un tocco vintage e delle buone trovate software per sfruttare al meglio il nuovo formato. Non è un telefono per molti, indubbiamente, ma almeno è un telefono per qualcuno ed è una dimostrazione di forza per Motorola. Dimenticatevi il primo Razr. Ripartiamo da qui.

Sommario

Confezione 8

Costruzione ed Ergonomia 9

Hardware 7.5

Fotocamera 6.5

Display 7.5

Software 8

Autonomia 7.5

Prezzo 6

Voto finale

Motorola Razr 5G

Pro

  • Bellissimo design
  • Comodo display esterno
  • Ingegnoso sistema di cerniere
  • Effetto nostalgia

Contro

  • Fotocamera deludente
  • Schermo poco luminoso
  • Prezzo molto alto
  • Non si compra per la batteria

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Vivo nel mondo della telefonia dal Nokia 3210 e nel mondo di linux da Ubuntu 5.04. Ma quello che provo oggi qui su SmartWorld sono principalmente smartphone, smartwatch e prodotti per la smart home. Ma le mie passioni riguardano anche il LEGO e la musica elettronica.
Motorola RAZR 5G

Motorola RAZR 5G

  • Display 6,2" 876 x 2142 PX
  • Fotocamera 48 MPX ƒ/1.7
  • Frontale 20 MPX ƒ/2.2
  • CPU octa 2.4 GHz
  • RAM 8 GB
  • Memoria Interna 256 GB
  • Batteria 2800 mAh
  • Android 10