LG G Flex, la recensione (foto e video)
Recensione LG G Flex
Lo schermo flessibile. Uno dei quei componenti di cui abbiamo sentito parlare ormai a lungo e per alcuni anni (non ci credete?) e che finalmente è diventato realtà per qualsiasi utente disposto a pagare per toccare con mano questa possibilità. Ecco quindi a voi LG G Flex. Ma basterà uno schermo flessibile a rendere uno smartphone interessante?
PRO
- Primo schermo flessibile in Italia
- Potenza con lo Snapdragon 800
- Software ricco di funzioni
- Ottima autonomia
CONTRO
- Prezzo di lancio fuori mercato
- Memoria non espandibile
- Schermo granuloso
- Sistema esteticamente non adeguato
Confezione
All'interno della confezione incavata di G Flex troviamo il solito alimentatore da parete, il cavo USB-microUSB e un paio di cuffie QuadBeats 2.0, le stesse ottime in-ear presenti anche su LG G2. Presente anche un piccolo pin per rimuovere la SIM (ma in questo specifico modello basta anche un'unghia).
Costruzione ed Ergonomia

Se vi state domandando il perché il primo smartphone con schermo curvo dovesse essere da 6 pollici, la risposta è abbastanza semplice: per accentuare l'effetto di curvatura. Ci troviamo però quindi davanti ad un dispositivo enorme e che nella vita di tutti i giorni può essere scomodo da utilizzare, specialmente se con una mano sola. È comunque decisamente meno scomodo di uno smartphone non curvo da 6 pollici, ma rimane comunque molto grande. La forma stondata aiuta la portabilità in molte situazioni, ma in base anche al tipo di tasca o borsa può anche invece essere un problema. Essendo però flessibile non sarà un problema se dovesse piegarsi nelle tasche.
I tasto posti sul retro aiutano molto (specialmente su di un dispositivo così grande) nell'utilizzo quotidiano e permettono anche al dispositivo di non "dondolare" se poggiato su di un piano. Dal punto di vista costruttivo comunque niente da eccepire, anche grazie al retro realizzato con un polimero autorigenerante che permette di mantenere la cover lucida più a lungo nel tempo.
Hardware

LG G Flex non è (solo?) uno specchetto per le allodole, ma c'è anche tanta sostanza al suo interno. Abbiamo infatti un processore Snapdragon 800 quad core da 2,3 GHz, 2 GB di RAM e 32 GB di memoria interna non espandibile. Parliamo quindi del doppio della memoria presente su LG G2 (in versione base). È proprio con questo smartphone che il dispositivo condivide buona parte delle caratteristiche hardware (e anche il suo design). È presente anche NFC e la radio FM, così come la connettività Wi-Fi è sempre 802.11ac e il bluetooth 4.0. Non manca anche la porta ad infrarossi che qui però è stata posizionata a fianco della fotocamera, rendendo l'utilizzo poco pratico.
Dal punto di vista prettamente hardware si sente la mancanza forse solo della memoria espandibile. Non manca neanche il led di notifica che, proprio come su G2, ha una sua controparte sul retro (e coincide con il tasto di accensione).
Fotocamera
Sui punti distintivi rispetto al fratello G2 troviamo qui una fotocamera da 13 megapixel senza però stabilizzatore ottico dell'immagine. Nel complesso siamo comunque rimasti soddisfatti e abbiamo ottenuto quasi sempre immagini di discreta qualità e la mancanza dell'OIS si sente quasi solo in condizioni di scarsa luminosità. Rispetto al top di gamma non flessibile abbiamo però la possibilità di registrare video in 4K dalla più che buona qualità. Il software poi ci ha stupito in positivo con moltissime funzioni e possibilità. Comoda anche in alcune situazioni la possibilità di scattare utilizzando un tasto del volume.
Display

Lo schermo è un punto focale su questo G Flex e purtroppo non solo per i suoi meriti.
Partiamo però dalle cose positive: l'effetto curvatura dello schermo quando scorriamo in verticale (che sia un menù od una pagina web) è impressionante. Probabilmente in futuro ci abitueremo, ma per adesso, nonostante la curvatura sia minima esteticamente, l'effetto di immersività è alto. La definizione poi è buona e la luminosità (anche automatica) è eccellente. Ecco però la magagna: lo schermo P-OLED (Plastic Oled) ha un brutto effetto "cartoncino" e anche un problema riguardante la persistenza delle immagini sullo schermo. L'effetto cartoncino a cui faccio riferimento riguarda l'esetrema granulosità delle immagini che fa somigliare lo schermo ad un disegno eseguito su cartoncino invece che su carta normale.
Software

LG G Flex è, dal punto di vista software, molto simile a G2. Troviamo la stessa grafica e lo stesso (altissimo) numero di personalizzazioni possibili, condita poi con un nuovo tema mai visto prima su di un dispositivo LG. Benché esteticamente LG abbia ancora un enorme lavoro da fare proprio dal punto di vista estetico, per quanto riguarda il numero di funzioni non c'è molto da eccepire.
Non tutte possono essere utili, ma alcune, per esempio il backup o la possibilità di condividere la memoria in rete, sono sicuramente un must. E benché non lo abbiamo mostrato nel video, non mancano ovviamente le app avviabili in finestra, il telecomando per comandare la televisione e le possibilità di prendere appunti con le dita direttamente sullo schermo (e su qualsiasi app). Apprezziamo poi molto alcune piccole accortezze come la possibilità di avviare la fotocamera a telefono bloccato tenendo premuto il tasto del volume in basso, oppure la scelta relativa a quale area dello schermo catturare con uno screenshot (liberandoci finalmente dalle barre di sistema). Impossibile poi non menzionare il risveglio con il doppio tocco. Chiunque abbia avuto modo di provare questo sistema non è più riuscito a smettere di dare due "tap" su qualsiasi monitor cercando di risvegliarlo. Non ultima la possibilità di avviare due applicazioni in contemporanea dividendo lo schermo.
L'implementazione è molto più dozzinale di quella di Samsung e difficilmente vi troverete ad utilizzarla in questa versione. E tutto questo con la versione di Android 4.2.2. Dando per scontato (sbagliamo?) che un aggiornamento a KitKat arriverà al più presto speriamo che si possa ancora affinare il software che dal punto di vista funzionale guadagna di maturità telefono dopo telefono.



Software: Browser
Oltre a Chrome è presente anche il browser stock di Android. Quest'ultimo si comporta molto bene e nonostante qualche minimo glitch grafico durante lo zoom, regala un'ottima esperienza nella navigazione web.
Software: Multimedia
Benché i software LG non siano i più gradevoli esteticamente, il lettore audio è comunque uno dei più interessanti dal punto di vista funzionale. È altresì completo anche lettore video che supporta praticamente qualsiasi tipo di formato.
Autonomia
L'autonomia offerta dalla batteria (cruva anch'essa) da ben 3500 mAh è sorprendente: 2 giorni di autonomia e oltre con uso medio. Non si "scavalla" nel terzo giorno con un uso intenso.
Prezzo
Il prezzo ufficiale (e non ancora ribassato) di LG G Flex è di 899€, un prezzo sropositato per qualsiasi smartphone e che non è giustificato in alcun modo dallo schermo curvo. Certo, tecnologicamente questo schermo sarà costato di più alla casa madre, ma un prezzo di lancio inferiore avrebbe sicuramente aiutato la sua diffusione sul mercato.
Online però si trova già a cifre che si aggirano nella fascia dei 600€ rendendolo un phablet interessante, con hardware potente e un "in più" offerto dallo schermo curvo.
Benchmark

Foto





Giudizio Finale
LG G Flex
Sommario
Confezione 8
Costruzione ed Ergonomia 7
Hardware 8
Fotocamera 8
Display 7
Software 8
Autonomia 8
Prezzo 5
Voto finale
LG G Flex
Pro
- Primo schermo flessibile in Italia
- Potenza con lo Snapdragon 800
- Software ricco di funzioni
- Ottima autonomia
Contro
- Prezzo di lancio fuori mercato
- Memoria non espandibile
- Schermo granuloso
- Sistema esteticamente non adeguato

LG G Flex
- Display 6" HD / 720 x 1280 PX
- Fotocamera 13 MPX
- Frontale 2,1 MPX
- CPU quad 2.26 GHz
- RAM 2 GB
- Memoria Interna 32 GB Espandibile
- Batteria 3500 mAh
- Android 4.2 Jelly Bean