Recensione Google Pixel 5: il Pixel dei desideri? (foto e video)

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master

Recensione Google Pixel 5

Google ha rinnovato la sua lineup di smartphone anche nel 2020 e fra questi c'è anche la sua punta di diamante, ovvero Google Pixel 5. È un prodotto atipico, con vari passi indietro, soprattutto in termini di posizionamento e che è ancora più atipico per noi italiani visto che non viene venduto nel nostro paese. Scopriamo cosa ha di speciale questo nuovo smartphone di Google.

PRO

  • Prezzo ribassato
  • Sempre veloce e scattante
  • Batteria all'altezza
  • Fotocamere al top

CONTRO

  • Non commercializzato in Italia
  • Manca il jack audio e lo slot microSD
  • Niente sblocco 3D
  • Niente zoom ottico e Neural Core

Confezione

La piccola confezione di Pixel 5 contiene all'interno un alimentatore da 18W, un cavo USB-C/USB-C e un adattatore da USB-C a USB-A. Purtroppo niente cuffie e niente adattatore per il jack audio.

Costruzione ed Ergonomia

Google Pixel 5 è uno smartphone quasi unico nel panorama dei dispositivi Android: è compatto e leggero. Entra facilmente in una mano e pesa appena 151 grammi. La scocca è in alluminio riciclato, ma è ricoperta di una bioresina plastica. Questo significa che al tatto non sentirete la piacevolezza del metallo, ma in ogni caso la finitura ruvida è molto piacevole e non trattiene affatto le impronte. Una soluzione "tipicamente Google", che farà storcere il naso a qualcuno, ma con un design che rimarrà nel cuore dei fan del brand, pur rimanendo indubbiamente abbastanza anonimo. Il punto di forza del suo design, sempre per i puristi, è nel fatto che questo è il primo smartphone di cui abbiamo memoria i cui bordi frontali sono simmetrici tutto attorno allo schermo.

Lo smartphone è poi resistente ad acqua e polvere secondo lo standard IP68.

Hardware

Pixel 5 riparte più da Pixel 4A (e 4A 5G) rispetto che dal più potente Pixel 4. È uno smartphone appartenente alla nuova famiglia dei "nuovi top di gamma", tutti con Snapdragon 765G octa core, proprio come questo. Abbiamo una GPU Adreno 620, 8 GB di RAM LPDDR4 e 128 GB di memoria interna UFS 2.1, purtroppo non espandibile. Per essere il top della gamma avremo sperato almeno in un taglio con più memoria. Abbiamo la connettività 5G, il Wi-Fi ac e il Bluetooth 5.1. Non manca il chip NFC e il supporto alle eSIM. Manca ancora il jack audio da 3,5 millimetri e la porta USB-C non supporta l'uscita video. Abbiamo però delle differenze non indifferenti, in negativo, rispetto al precedente modello. Non ci sono più i sensori frontali per lo sblocco 3D ed il radar per project Soli. Al suo posto, almeno per lo sblocco, troviamo un lettore di impronte digitali "classico" sul retro: preciso, veloce, anche se un po' anacronistico.

Non c'è neanche il Neural Core per l'elaborazione delle immagini: l'azienda dice che ora basta il processore d'immagine di Qualcomm. La verità è che l'elaborazione è comunque leggermente più lenta. Sembra che Google abbia smesso di credere nei suoi progetti più interessanti. In più la capsula auricolare è stata spostata sotto allo schermo: la qualità è discreta, ma il contribuito stereo nell'audio multimediale è minimo. Peccato per la vibrazione, che è meno precisa e piacevole dei modelli precedenti.

Fotocamera

Google fa un altro passo indietro e ammette che il secondo sensore zoom era quasi inutile, o quantomeno era decisamente meno utile di una fotocamera grandangolare, e così a fianco della solita 12,2 megapixel ƒ/1.7 stabilizzata otticamente compare anche un sensore grandangolare da 16 megapixel ƒ/2.2. Una aggiunta graditissima, anche se l'ampiezza del campo di ripresa è inferiore a molti altri smartphone della concorrenza. La qualità del sensore principale è quella dell'ultimo smartphone della famiglia Pixel: eccezionale, senza se e senza ma.

Ottima definizione, ottimo bilanciamento dei colori, vividezza perfetta e gestione ottima delle luci. Il tutto è accompagnato da un'ottima modalità notturna che ora si attiva anche in automatico e che può trasformasi in uno strumento di astrofotografia. Anche la modalità ritratto funziona ancora in maniera eccezionale e adesso può sfruttare un nuovo tool per scegliere come illuminare il volto: il classico esempio di potenza software di Google.

Nel campo fotografico però ci fermiamo qui: che non è poco, ma che se non fosse per la presenza di un grandangolo (ricordiamoci che Apple, l'ultima ad averlo inserito lo ha fatto nel 2018), sarebbe in sostanza un Pixel 4A. Google ha sicuramente del vantaggio, ma deve stare attenta a non farsi superare adagiandosi sui suoi portentosi algoritmi.

La parte video ha ricevuto invece più attenzione. Ottimi i filmati ad ogni risoluzione e framerate (massimo 4K a 60fps). Quest'anno abbiamo poi un menù per selezionare diversi livelli di stabilizzazione: ce n'è uno stile treppiede che è assurdo in termini di stabilizzazione ma che riduce molto il campo (2x) e di conseguenza la qualità.

Abbiamo poi una modalità action per quando si riprende scene molto agitate e una per un movimento cinematico che non è altro che una sorta di slow motion super stabilizzato.

La fotocamera frontale è una buona 8 megapixel, forse ormai un po' anacronistica nella sua risoluzione, ma buona nel risultato: purtroppo il campo è più stretto di quello dello scorso anno.

Display

Lo schermo è un compatto 6 pollici in tecnologia OLED e risoluzione di 1080 x 2340 pixel. Si tratta di un bel display, incorniciato in modo anche più "spettacolare" dai bordi simmetrici attorno a lui. Lo schermo è interrotto da un piccolo foro per la fotocamera frontale. Lo schermo supporta la modalità di always-on di Google e si riattiva sollevando lo smartphone, se vorrete. Il pannello scelto dall'azienda ha poi la possibilità di abilitare il refresh rate adattivo che permette di sfruttarlo anche a 90 Hz, in base al contenuto mostrato. Un eccellente display, il cui forse unico limite è la luminosità massima buona ma non eccellente.

Software

Ovviamente uno smartphone Google lo si sceglie anche per il suo software stock e anche "oltre". La personalizzazione di Google infatti va oltre il semplice Android stock. Purtroppo alcune delle funzioni più futuristiche (come la trascrizione audio, i sottotitoli automatici o il risponditore vocale automatico) sono tutte esclusive del mercato USA. Noi dobbiamo accontentarci di quello che è un Android 11 pulito, veloce e con qualche piccola chicca, come l'assistente vocale ridisegnato, la modalità riposo (con anche lo schermo in B/N) e il tema scuro programmabile. Non manca la gesture per abbassare la tenda delle notifiche passando il dito sul lettore di impronte sul retro e la funzione che mostra sul blocco schermo il nome dei brani che vengono riprodotti attorno a voi. E poi gli aggiornamenti: costanti e rapidi, per almeno 3 anni.

Autonomia

Quella che forse è stata la sorpresa più grande è stata la batteria, da ben 4.080 mAh è che ci ha garantito sempre di arrivare a fine giornata, anche nei giorni di utilizzo più intenso.

Ricordiamoci che non è possibile bloccare lo schermo a 90Hz, ma a prescindere da questo è indubbio come l'autonomia di questo smartphone non abbia niente in comune con quella poco impressionante del Pixel 4. Sempre presente la ricarica a 18W, la ricarica wireless e ora anche la ricarica wireless inversa.

Prezzo

Pixel 5 non viene venduto in Italia. E questa la notizia assurda che dobbiamo dare ai pochi che ancora non lo sapevano. La scelta è abbastanza incomprensibile e chi ne vorrà uno dovrà ricorrere a mercati paralleli, come quello di eBay o Amazon di altri paesi europei. Il prezzo in Francia, per fare un raffronto, è di 629€, nella media per l'hardware a disposizione. Lo scorso anno il top di gamma però costava appena 130€ in più. C'è sempre un retrogusto amaro in questa scelta da parte di Google, non trovate?

Confronti

Tutti i confronti con questo smartphone:

Foto

Giudizio Finale

Google Pixel 5

Google Pixel 5 è difficile da consigliare perché non è venduto ufficialmente in Italia. Ci sono poi dei passi indietro sulla strategia di Google e questo ci fa storcere un po' il naso. Il prezzo è calato, ma non troppo. Eppure Pixel 5 rimane uno smartphone che regala un'esperienza d'uso non solo bilanciata, ma anche onnicomprensiva. Con una batteria più capiente il quadro sembra completo e abbiamo ora uno smartphone non solo compatto, piacevole, aggiornato e con una buona fotocamera, ma anche con una autonomia adeguata. Se pensavate di volerlo, fa sicuramente per voi. Per gli altri meglio optare per il Pixel 4A, più economico e commercializzato in Italia ufficialmente.

Sommario

Confezione 7

Costruzione ed Ergonomia 9.5

Hardware 8

Fotocamera 8.5

Display 8

Software 9

Autonomia 7.5

Prezzo 7

Voto finale

Google Pixel 5

Pro

  • Prezzo ribassato
  • Sempre veloce e scattante
  • Batteria all'altezza
  • Fotocamere al top

Contro

  • Non commercializzato in Italia
  • Manca il jack audio e lo slot microSD
  • Niente sblocco 3D
  • Niente zoom ottico e Neural Core

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Vivo nel mondo della telefonia dal Nokia 3210 e nel mondo di linux da Ubuntu 5.04. Ma quello che provo oggi qui su SmartWorld sono principalmente smartphone, smartwatch e prodotti per la smart home. Ma le mie passioni riguardano anche il LEGO e la musica elettronica.
Google Pixel 5

Google Pixel 5

  • Display 6" FHD+ / 1080 x 2340 PX
  • Fotocamera 12,2 MPX ƒ/1.7
  • Frontale 8 MPX ƒ/2.0
  • CPU octa 2.4 GHz
  • RAM 8 GB
  • Memoria Interna 128 GB
  • Batteria 4080 mAh
  • Android 11