Doogee X5 Max, la recensione (foto e video)

La piccola confezione in cartone contiene un alimentatore 5V/1A e un cavo USB-microUSB, oltre a un paio di foglietti.

X5 Max è il classico smartphone "mattoncino". Non spicca per design e la sua cover removibile posteriore è in plastica abbastanza economica e trattiene abbastanza le impronte digitali. In mano lo smartphone si utilizza in modo abbastanza buono, ma lo spessore di 10,4 millimetri si fa sentire. È comunque interamente realizzato in plastica e il peso è infatti abbastanza contenuto (138 grammi secondo la nostra prova). È uno smartphone economico e la qualità costruttiva è lo specchio di questa constatazione.

L'hardware non è ovviamente all'ultimo grido, ma è comunque sufficiente per offrire prestazioni soddisfacenti. Parliamo di un processore Mediatek MT6580 quad core da 1,3 GHz con GPU Mali 400 MP e abbiamo poi 1 GB di RAM. La memoria interna è da 8 GB, espandibili tramite microSD, operazione quasi "obbligata" visto la poca memoria a disposizione (6 GB all'accensione).

La connettività è Wi-Fi b/g/n (buona la ricezione), abbiamo il Bluetooth 4.0 e le due SIM si possono connettere solo in 3G.

Manca l'NFC, manca il led di notifica e il GPS (preciso) non ha a supporto la bussola digitale.

La fotocamera principale e quella frontale sono entrambe due 5 megapixel che possono scattare fino a 8 megapixel sfruttando l'interpolazione software. Gli scatti soffrono di una serie di problemi del tutto accomunabili alle fotocamere economiche, problemi con le forti luci, qualche lentezza nella messa a fuoco e molto rumore digitali. Con buona luce riuscirete comunque ad immortalare in modo sufficiente i vostri ricordi.

SAMPLE: Foto - Video

Lo schermo da 5 pollici ha una risoluzione di 1280 x 720 pixel ed è in tecnologia IPS. La luminosità adattiva funziona discretamente ma, nonostante sia presente il selettore, non permette di impostare valori intermedi. Il bilanciamento del bianco è discreto e nel complesso non è un cattivo display, ma la scarsa oleofobicità vi costringerà a pulirlo abbastanza spesso.

La versione Android di questo Doogee è la 6.0 Marshmallow e le implementazioni realizzate dal produttore sono minime, lasciando che siano quelle di Mediatek le uniche a "spiccare" rispetto ad un esperienza Android che altrimenti sarebbe quasi stock.

Abbiamo un sistema semplice e privo di fronzoli, ma questo significa anche avere un sistema con poche novità e (questo va riconosciuto) che probabilmente non riceverà aggiornamenti software di rilievo. Le personalizzazioni si riducono al pack di icone dedicato, alle gesture e alla possibilità di programmare l'accensione e lo spegnimento del dispositivo ad orari programmati.

Le prestazioni di browser e software multimediali sono sufficienti, ma ovviamente nei momenti più concitati, con i siti più pesanti e con molte app in background, vedrete i limiti dell'hardware del dispositivo. Doogee preisntalla poi Parallel Space che permette di creare "copie" delle varie applicazioni, per poter accedere a giochi e social network con due account differenti.

La batteria da 4000 mAh promette e garantisce un'autonomia importante e che per molti utenti vorrà dire due giorni di autonomia completa. Con un utilizzo stress forse non arriverete a questo risultato, ma supererete sempre e comunque la giornata lavorativa.

Doogee viene venduto nel nostro paese a 85€, ma si trova a meno proveniente dalla Cina. Un prezzo quasi stracciato che rende questo Doogee, nonostante i suoi difetti comunque interessante.

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