Cosa c'è di speciale nell'esclusivo chip Snapdragon 8 Gen 2 di Galaxy S23?

Antonio Lepore
Antonio Lepore
Cosa c'è di speciale nell'esclusivo chip Snapdragon 8 Gen 2 di Galaxy S23?

Nella giornata di ieri, durante il consueto evento Galaxy Unpacked a San Francisco, Samsung ha presentato la nuova serie Galaxy S23. Tra le novità più importanti, sicuramente rientra l'adozione da parte dell'azienda coreana del processore di Qualcomm, lo Snapdragon 8 Gen 2. In particolare, si tratta di una versione personalizzata visto che presenta un clock superiore rispetto alla versione standard. A riguardo, secondo i numeri ufficiali, il core della CPU Prime all'interno dello Snapdragon 8 Gen 2 per Samsung Galaxy ha un clock a 3,36 GHz (0,16 GHz in più rispetto al chip vanilla) e la GPU Adreno 740 ha un clock a 719 MHz (39 MHz in più). 

Questi numeri, nel pratico, si traducono in prestazioni più veloci durante l'apertura di app e giochi, multitasking, giochi e persino nell'avvio del dispositivo. Tra l'altro, in combinazione con la RAM LPDDR5X e lo storage UFS 4.0, il Galaxy S23 risulta il 34% più veloce nei carichi di lavoro della CPU, il 41% più veloce nei giochi e il 49% più veloce nelle attività di machine learning: difatti, Samsung ha affermato che si tratta del processore più veloce al mondo.

Inoltre, è presente un ISP che consentirebbe di ottenere scatti fotografici di assoluto livello. Nel dettaglio, questa piccola parte del chipset esegue la segmentazione semantica in tempo reale (che Samsung chiama AI Object-Aware Engine) per migliorare gli scatti. Il nuovo ISP, poi, utilizza anche AI e ML per comprendere al meglio ciò che accade nella scena e quindi elaborare oggetti, soggetti e sfondi in maniera più naturale. Tra l'altro, i nuovi S23 sono in grado di acquisire video Super HDR 4K a 60 fps utilizzando sia la fotocamera anteriore che quella posteriore.

Dunque, come confermata dalla stessa azienda coreana, con Qualcomm c'è stata una stretta collaborazione affinché i nuovi Galaxy S23 ottenessero funzionalità ed ottimizzazioni esclusive. Insomma, non rimane che provare i nuovi dispositivi sul campo e verificare se effettivamente la collaborazione tra i due colossi abbia favorito lo sviluppo di smartphone unici al mondo.