Con il Pixel Tablet, Google dirà addio definitivamente alle app a 32 bit

Vito Laminafra
Vito Laminafra
Con il Pixel Tablet, Google dirà addio definitivamente alle app a 32 bit

Durante la conferenza Google I/O di quest'anno, BigG ha "annunciato" anche un Pixel Tablet: il dispositivo è ancora avvolto nel mistero e si conoscono davvero pochissimi dettagli, ma scavando a fondo nel codice di Android è stato scoperto che il tablet sarà il primo dispositivo "solo a 64 bit" dell'azienda, e dunque decreterà di fatto la fine delle app a 32 bit.

Offerte Amazon

Mishaal Rahman ha infatti scoperto nel codice open source di Android che un dispositivo dal nome in codice Tangor sarà "64-bit only": Tangor è proprio il nome in codice del Pixel Tablet, che dunque sarà quasi sicuramente un dispositivo in grado di eseguire esclusivamente app in 64 bit (la stragrande maggioranza delle app sul Play Store è già a 64 bit, per cui nessun problema di compatibilità in questo senso).

Google lavora da tempo ai 64 bit

Il supporto esclusivo alle app a 64 bit è un qualcosa che era già in mente da tempo agli ingegneri Google: l'azienda infatti ha iniziato a sviluppare componenti del sistema operativo a 64 bit anni fa e Android 12 è stata la prima versione del robottino verde ad essere compilata con alcuni componenti solo a 64 bit (e logicamente, per Android 13 è stato fatto lo stesso).

I benefici delle app a 64 bit sono molti, ma quello principale riguarda l'ottimizzazione: app di questo tipo infatti richiedono solitamente meno memoria RAM per funzionare a dovere. Oltre a questo, il passaggio ai 64 bit è quasi fondamentale, visto che i recenti Cortex-X3 e Cortex-A715 supportano solo questa tecnologia.

A differenza di Apple, che ha iniziato a supportare esclusivamente software a 64 bit sin dal 2017, Google deve fare i conti con la frammentazione del sistema operativo: i vari produttori potrebbero infatti supportare ancora app a 32 bit, e dunque Android deve comunque garantire la possibilità di utilizzare app di questo tipo. In ogni caso, il fatto che Google voglia accelerare il passaggio ai 64 bit è sicuramente da apprezzare (non è escluso che i prossimi smartphone Pixel possano seguire la stessa strada del tablet).

Non essendoci ancora nessuna ufficialità, c'è sempre la possibilità che Google decida di testare internamente il supporto esclusivo ai 64 bit e decidere il da farsi in seguito: in parole povere, Pixel Tablet potrebbe comunque arrivare con il supporto alle app a 32 bit nel caso in cui Google riscontri problemi di compatibilità.

Maggiori informazioni arriveranno sicuramente prima del lancio del prodotto.