Pixel 7a non ha davvero più segreti: ecco il teardown

Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Pixel 7a non ha davvero più segreti: ecco il teardown

-5 giorni al lancio dell'attesissimo Pixel 7a di Google, e come da prassi conosciamo ormai tutte le caratteristiche del telefono prima della presentazione.

O meglio, quasi tutte, perché dovevamo ancora dare un'occhiata ai componenti interni. Per questo, ci ha pensato il noto canale YouTube PBK, che ha effettuato per noi il teardown del piccolino della GrandeG, rivelando qualche sorpresa. 

Fonte: PBK

Lo smontaggio inizia con la rimozione della cover posteriore in plastica, operazione piuttosto agevole visto che non rischiamo di romperla. Con una ventosa e un plettro, la cover salta via, mentre i vetri di protezione delle fotocamere si possono cambiare applicando un po' di calore. 

Fonte: PBK

Poi bisogna svitare 15 viti T4 e 1 T2, al che si può passare a smontare il flash LED per poter staccare la bobina della ricarica wireless, che sul retro presenta un adesivo in grafite per trasferire il calore, e l'antenna NFC.

A questo punto si deve svitare un'altra vite T2 e si può disconnettere la batteria. Come altri telefoni dei recenti anni, anche nel Pixel 7a c'è una maniglia per aiutare l'utente a estrarla, anche se la presenza di adesivo non rende proprio agevole l'operazione e bisogna applicare una discreta forza.

Curiosamente, nonostante la capacità della batteria sia pubblicizzata come 4385 mAh, il teardown rivela che sull'unità è scritto 4344 mAh.

Fonte: PBK

Ora si svita una vite T5 e si può rimuovere l'altoparlante superiore, dotato di una guarnizione rossa in gomma. A questo punto si può applicare calore e con un plettro in plastica rimuovere lo schermo. A vederla così, l'operazione sembra semplice e veloce. 

Per staccare il cavo di collegamento, bisogna svitare una vite T4, e poi si può vedere il sensore per le impronte sotto allo schermo e il foro per la fotocamera frontale. 

Tornando al dispositivo, abbiamo ancora dell'adesivo di grafite per la dispersione del calore e rigirando il telefono si può staccare la scheda madre, dotata di adesivo di rame. Possiamo notare la guarnizione rossa intorno alla porta USB-C, che è saldata, e l'indicatore per l'ingresso di liquidi. 

Il blocco fotocamere, come da previsioni, è composto da una principale da 64 MP con OIS e da una ultrawide da 13 MP, mentre girando la scheda madre si può notare la presenza di una piastra di rame e di pasta termica per la gestione delle temperature.

Fonte: PBK

L'altoparlante inferiore è dotato come al solito di piccole palline di schiuma per amplificarne la potenza e di un filtro a rete per l'apertura. 

In caso dobbiate sostituire i pulsanti di accensione/spegnimento e del volume, ci sono due viti T4 che li fissano alla piastra metallica, dopodiché si può rimuovere il cavo di collegamento e i bottoni.

Tutto sommato, sembra uno smontaggio non troppo complicato, ma PBK non sembra pienamente entusiasta. Batteria e schermo sono facili da sostituire, ma alcune parti molto meno, il che comporta un punteggio di 7,5/10, ma tutto sommato non ci si può lamentare, soprattutto perché la maggioranza degli utenti è interessata ai primi due componenti. 

Il video si conclude rimontando il telefono e accendendolo, per mostrare come tutto sia stato effettuato correttamente. Vi lasciamo al filmato completo, come al solito istruttivo e ingannevolmente semplice.