Google non fa più la furba in Corea del Sud, in arrivo nuovi metodi di pagamento in app

Filippo Morgante
Filippo Morgante
Google non fa più la furba in Corea del Sud, in arrivo nuovi metodi di pagamento in app

La causa intentata da Epic Games nei confronti di Google e Apple ha aperto un vero e proprio vaso di pandora. Al suo interno, oltre al comportamento anticoncorrenziale presente in entrambi gli app store, si è rilevata la presenza anche della tendenza a bloccare i metodi di fatturazione di terze parti su queste piattaforme.

La nazione che più di tutte ha preso sul serio questa situazione è stata la Corea del Sud, che tramite una legge approvata dall'Assemblea Nazionale del paese, ha deciso di impedire a Google di forzare la fatturazione del Play Store agli sviluppatori che pubblicano applicazioni su Google Play. Ora l'azienda di Mountain View ha iniziato a supportare i metodi di fatturazione di terze parti sulle applicazioni scaricate dal Google Play Store, ma con alcune condizioni.

Il cambiamento, che è avvenuto solamente in Corea del Sud, permette di gestire i pagamenti in-app attraverso un sistema di fatturazione alternativo a quello di Google, che dovrà essere comunque sempre presente come alternativa.

A scegliere, saranno quindi gli utenti. Inoltre, la percentuale di pagamento destinata a Google non va a zero, ma scende solamente dal 15 all'11%.