Buona parte di Fuchsia abbandona Android: cos'avrà in mente Google?

Antonio Lepore
Antonio Lepore
Buona parte di Fuchsia abbandona Android: cos'avrà in mente Google?

In questa settimana, una grossa fetta di codice relativa a Fuchsia è stata rimossa dall'Android Open Source Project (AOSP). Tuttavia, i destini dei due sistemi operativi di Google si intrecceranno ancora una volta, almeno così sembrerebbe stando alle ultime indiscrezioni emerse. Ma procediamo con ordine.

Che cos'è Fuchsia?

Fuchsia è il sistema operativo interno di Google che alimenta due degli smart display dell'azienda, ovvero Nest Hub e Nest Hub Max. Già negli ultimi tempi, però, è emersa la volontà del colosso di Mountain View di realizzare progetti più ambiziosi circa Fuchsia.

Quali opzioni sta valutando Google?

La prima strada che sta valutando Google per Fuchsia è quella di attribuire a Fuchsia la possibilità di eseguire applicazioni da altri sistemi operativi come Android e Linux. Questa soluzione consentirebbe ad un dispositivo con Fuchsia di sostituire, ad esempio, un Chromebook oppure uno smartphone Android.

Per concretizzare questa ambizione esistono vari modi.

Il primo è quello di eseguire un'istanza completa del S.O. Android in una macchina virtuale. Ad esempio, in questo modo Chrome OS e Google Play Games per PC riescono ad offrire il supporto per le app Android.

Un'altra opzione consiste nell'instaurare una relazione più diretta tra Fuchsia e Android Runtime. A riguardo, nel 2019 Google creò un progetto che avrebbe permesso di realizzare build di Android Runtime per dispositivi Fuchsia. Il lavoro su questo progetto, però, si è interrotto nel febbraio 2021. In questa settimana, poi, tutto il codice relativo all'iniziativa è stato rimosso da Android. Al suo posto, infatti, è comparso un messaggio che recita "TODO" (che significa "da fare").

Il progetto per il futuro

Sostanzialmente Google sta lavorando principalmente sul progetto "Starnix" di Fuchsia. Si tratta di un progetto che consentirà a Fuchsia di eseguire nativamente app e librerie create per Linux o Android. Tutto ciò sarà possibile grazie a "Starnix", che tradurrebbe le "intenzioni" di Linux in quelle del kernel Zircon di Fuchsia.

Da quando è stato presentato questo progetto è trascorso circa un anno e sembrerebbe che i progressi compiuti siano stati piuttosto significativi. Inoltre, guardando al futuro, il team Starnix si sta concentrando sul rendere compatibile il sistema operativo con Android e le sue applicazioni.

Complessivamente, dunque, sembra chiara la volontà del team Fuchsia di Google di trasformare questo sistema operativo in qualcosa di più generico, in grado di supportare soprattutto il vasto catalogo di app Android. Rimane da capire, però, su quali tipi di dispositivi l'azienda intenderà installare il "nuovo" Fuchsia.