Google ha affossato Android One con le sue stesse mani

Con vincoli così severi, come avrebbe potuto diventare un programma di massa?
Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Google ha affossato Android One con le sue stesse mani

Android One è un progetto risalente addirittura al 2014. L'idea di base era quella di fornire una versione di Android il più possibile "stock", ovvero priva di personalizzazioni, e quindi leggera e più facilmente aggiornabile. Qualcosa di simile a ciò che trovavamo sui Nexus ai tempi, dato che invece poi i Pixel sono andati sempre più in direzione della personalizzazione. Tra i produttori odierni, solo Nokia è l'unica che abbia sfruttato a pieno il programma Android One, e col senno di poi si intuisce il perché.

Mishaal Rahman, ex caporedattore di XDA, ha pubblicato una serie di tweet qualche settimana fa nei quali ha sollevato vari dubbi sul programma Android One. A quanto pare Google ha infatti imposto delle pesanti limitazioni per i produttori che volessero aderirvi. Addirittura BigG avrebbe avuto l'ultima parola sul design finale e sulla strategia di mercato degli smartphone Android One, lasciando ben poco margine (almeno sulla carta) ai vari OEM.

La nostra impressione è che la sua intromissione non sia mai stata eccessiva, ma è appunto una deduzione, non una certezza.

Addirittura si parla anche di un limite di sole 5 app pre-caricate a discrezione del produttore (incluse quelle eventuali degli operatori), tutte comunque bisognose del beneplacito di Google. Per gli utenti c'è anche un certo vantaggio in tutto ciò, ma perché un produttore dovrebbe mai volere così tanti paletti? E difatti la scarsa adesione al programma Android One è sotto gli occhi di tutti.

Ci viene in mente anche Android Go, l'altra variante di Android per dispositivi di fascia bassa: chissà quali sono le restrizioni nel suo caso. Ma soprattutto: come può Google pensare che un simile modello di business possa funzionare? Se escludiamo Android propriamente detto, tutte le sue eventuali varianti, Wear incluso, non possono infatti certo definirsi "di successo", ed il minimo comun denominatore (a parte Android) è solo uno: Google.

Coincidenze?