Android 14 studia nuove funzionalità per far funzionare meglio gli app store di terze parti

Antonio Lepore
Antonio Lepore
Android 14 studia nuove funzionalità per far funzionare meglio gli app store di terze parti

Non c'è dubbio sul fatto che Google Play sia lo store più popolare tra gli utenti Android. A questo proposito, la società è stata analizzata dalle agenzie di regolamentazione e dagli organi legislativi proprio a causa del modo in cui lo store di Google riesce a mantenere il dominio sugli altri. Potrebbe essere questo il motivo, quindi, che ha spinto l'azienda a rivedere i suoi piani con il futuro Android 14. Difatti, nella prossima release del sistema operativo, ci sarebbero delle funzionalità che migliorerebbero l'esperienza degli utenti con gli app store di terze parti.

Ad esempio, in Android 14 ci potrebbe essere una nuova API che consentirà agli app store di terze parti di eseguire "aggiornamenti delicati". In pratica, questa API permetterà a questi store di verificare se sussistono determinate condizioni prima di eseguire l'aggiornamento automatico di un'app. Difatti, l'API PackageInstaller.InstallConstraints "può essere utilizzata dagli app store per fornire aggiornamenti automatici senza interrompere l'esperienza dell'utente. Ad esempio, un app store potrebbe sospendere gli aggiornamenti quando scopre che l'app da aggiornare sta interagendo con l'utente".

Non mancherà, poi, un nuovo meccanismo di "proprietà degli aggiornamenti", che permetterà agli app store di terze parti di diventare l'unica fonte di futuri aggiornamenti automatici per un'app che hanno installato per la prima volta. Tutto ciò, ad esempio, significa che se state utilizzando un app store di terze parti poiché le app disponibili tramite esso sono controllate dalla community, un aggiornamento non verificato disponibile tramite altri app store non verrà automaticamente inviato al vostro dispositivo.

Infine, l'ultima nuova API di Android 14 PackageInstaller.Session#requestUserPreapproval consentirà agli app store di terze parti di richiedere l'approvazione dell'utente prima di avviare il commit di una sessione di installazione. Ad esempio, se un app store dedicato alla sicurezza desideri informare un utente che un aggiornamento dell'app aggiunge nuove autorizzazioni, l'app store potrebbe richiedere allo stesso una pre-approvazione prima di eseguire l'update.