Android 14 dirà addio alle app più inutili di sempre

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Android 14 dirà addio alle app più inutili di sempre

Android 14 è la prossima generazione del robottino verde, che arriverà prima sugli smartphone Pixel e poi sugli altri top di gamma Android, e non solo. L'abbiamo già in parte conosciuta grazie alle prime Developer Preview rilasciate da BigG.

Abbiamo già conosciuto molti dettagli in merito ad Android 14, ne abbiamo parlato proprio in questo articolo. Nelle ultime ore sono emerse interessanti novità che riguardano sempre Android 14 e che segnano un importante punto di svolta rispetto alle versioni precedenti del robottino verde.

Grazie al lavoro svolto da Mishaal Rahman siamo in grado di vedere come Android 14 impedirà alle app task killer di funzionare. Per app task killer intendiamo la pletora di app presenti sul Play Store che promettono di ottimizzare lo smartphone andando a chiudere automaticamente e in maniera indiscriminata tutte le app in esecuzione.

Queste app promettono di liberare la memoria, ottimizzare la durata della batteria e tanto altro.

In realtà l'esperienza insegna che l'effetto di queste app quasi mai è positivo, anzi spesso è negativo proprio nei confronti del dispendio di risorse di sistema. Anche Google è d'accordo e per questo motivo intende limitare pesantemente il loro funzionamento.

Secondo Google infatti le app task killer influiscono negativamente sul sistema Android. Questo perché interrompere senza criterio l'esecuzione delle app in background implica un maggiore dispendio di risorse per riaprirle nel caso vengono utilizzate spesso dall'utente.

Google ha quindi in mente di imporre la possibilità di terminare esclusivamente i processi associati all'app stessa per ogni app installata su Android 14. In questo modo le app task killer non avranno più senso di esistere, visto che non potranno terminare i processi relativi all'esecuzione di altre app. Google ha messo nero su bianco la motivazione, in modo da chiarirla anche agli sviluppatori:

Non è possibile per un'applicazione di terze parti migliorare la memoria, l'autonomia o il comportamento termico di un dispositivo Android.

La scelta di Google la riteniamo sicuramente sensata, e finalmente sarà uno standard per tutti gli sviluppatori e una consapevolezza per gli utenti finali.

Riguardo le app in background su Android abbiamo scritto una guida molto approfondita che ne esamina il significato, e vi consiglia come gestirle e come eventualmente chiuderle manualmente.