Per la gioia di nessuno, gli smartphone potrebbero rincarare ancora

Soprattutto quelli già cari
Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Per la gioia di nessuno, gli smartphone potrebbero rincarare ancora

Che "l'inflazione" abbia colpito pesantemente anche il settore della tecnologia è cosa nota, ma se pensavate che il peggio fosse ormai alle spalle forse dovrete ricredervi. 

Secondo i dati raccolti da Counterpoint Research infatti, nel 2022 il segmento dei telefoni premium ha contribuito al 55% dei ricavi del mercato smartphone globale per la prima volta in assoluto, a fronte di più di un quinto delle vendite di tutto il settore, e tutto ciò in un'annata che aveva fatto registrare un calo generale del 12% rispetto all'anno precedente. Detta altrimenti: si vendono meno smartphone, ma sono proprio i più cari fare da traino.

Non ci vuole un genio per fare 2+2 e capire dove questo ci porterà, e del resto abbiamo già iniziato a vederne gli effetti: la serie S23 è rincarata su tutta la linea rispetto agli S22, e siamo appena ad inizio anno.

Se per di più guardiamo l'andamento nel tempo dei top di gamma, dopo un triennio 2018-2020 piuttosto stagnante in termini di guadagni, abbiamo una netta crescita nei due anni successivi, il che non lascia ben sperare per il 2023, tanto più che l'intera industria tecnologica è a suo modo "in crisi", e quindi le aziende saranno particolarmente desiderose di battere cassa.

Una nota importante riguardo al grafico: quei 600 dollari si riferiscono al prezzo all'ingrosso, non al dettaglio, perché quest'ultimo è troppo variabile, quindi parliamo comunque degli ultimi Galaxy S, tanto per citare un nome, non certo dei Galaxy A.

Le ragioni di questa crescita del segmento premium sono molteplici, e probabilmente non riusciremo mai a comprenderle tutte, ma possiamo azzardarne qualcuna. Se il mercato si contrae, più un prodotto è caro più la sua incidenza sarà maggiore; inoltre i clienti benestanti, anche in momenti di crisi, sono quelli che meno tireranno i remi in barca rispetto a chi abbia un reddito più basso, che di certo taglierà spese non essenziali, come appunto quella per uno smartphone (soprattutto se "caro").

C'è anche un altro dato importante che il grafico non dice: il segmento oltre i 1.000 dollari è quello con la maggiore crescita (+38% nel 2022 rispetto al 2021), segno che sono proprio gli smartphone ultra-premium a farla da padroni, probabilmente perché, proprio chi può spendere simili cifre, non si accontenta di niente di meno del meglio (o quasi).

A questo punto può essere interessante guardare anche chi è salito e chi è sceso in quest'ultimo anno, e ci sono senz'altro delle sorprese nel prossimo grafico.

Al netto del dominio Apple, che in questo contesto ci interessa relativamente, registriamo un piccolo calo di Samsung, dovuto principalmente a un calo in Cina, che diventa più evidente guardando Huawei e addirittura Xiaomi. Le due aziende cinesi (e non sono certo le sole) sono a picco proprio nel loro paese Natale, dove le difficoltà locali causate anche dal COVID hanno inciso sulle vendite nel 2022. Per meglio interpretare questi dati, Tenete conto comunque che parliamo sempre e solo del segmento premium, non in generale.

I segnali sono invece positivi per Honor, che dovrebbe continuare la sua espansione globale nel 2023, e Google, i cui sforzi nell'hardware stanno finalmente dando frutti, anche perché la serie Pixel 7 è una delle poche non rincarate rispetto al 2021, offrendo al contempo un'esperienza migliore, tanto che in molti li hanno definiti i telefoni dell'anno.

Nota finale che forse non tutti si immaginano: a livello globale il segmento premium è dominato da iOS, con Android in calo ormai da oltre 3 anni, e sceso al 23% nel 2022, un minimo che non toccava da oltre un lustro. Azzardando un'ultima analisi, si potrebbe dire che questa potrebbe essere proprio una delle ragioni che hanno spinto Google a entrare in prima persona nel segmento premium: sia per cercare di arginare il declino di Android in tale fascia (e finora non sembra esserci riuscito), sia perché c'era evidentemente un'opportunità di crescita, e quella in effetti sembra sia stata colta dall'azienda di Mountain View.

Da questo punto di vista il 2023 potrebbe essere l'anno della risalita, con nuovi pieghevoli all'orizzonte, che per ora sono prerogativa Android, e con un Pixel 8 che sembra pronta ad alzare ulteriormente l'asticella.