Google sta piano piano rendendo Android Automotive migliore di Android Auto

Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Google sta piano piano rendendo Android Automotive migliore di Android Auto

Con una base di utilizzo di oltre 200 milioni di veicoli (proiezioni per la fine del 2023), Android Auto è senza dubbio l'interfaccia per veicoli della GrandeG più utilizzata, ma al Google I/O è stato riservato più spazio ad Android Automotive, perché?

Per dare una risposta, basta fare una semplice domanda: quanti tra voi possiedono o persino conosce un cugino che possiede un veicolo dotato di Android Automotive con Google integrato? Ecco.

La questione ha radici profonde, ma prima di tutto ricordiamo le differenze tra i due sistemi. Android Auto è una proiezione del sistema operativo del telefono sullo schermo dell'auto, che dovrà supportare l'app di Google (a volte come optional a pagamento) ma sarà dotata di un proprio sistema di infotainment. 

Android Auto nell'ultimo anno ha ricevuto diverse novità, su tutte l'addio ai telefoni (ora funziona solo se collegato al veicolo) e la nuova interfaccia Coolwalk, il cui tasso di adozione sta lentamente aumentando.

Nondimeno, Android Auto gestisce app di navigazione, musica e messaggistica, ma non i sistemi dell'auto. 

Android Automotive invece è una versione di Android specifica e integrata nei veicoli, che andrà a sostituire il sistema operativo vero e proprio. Tramite Android Automotive, si potranno controllare tutti gli aspetti dell'auto, dall'aria condizionata, all'infotainment alle app Android come messaggistica e navigazione, e non sarà più necessario il telefono. 

C'è però un ostacolo. Mentre Android Auto ha accesso ai servizi Google tramite il telefono, con Android Automotive l'accesso ai servizi Google avviene attraverso i GAS (Google Automotive Services), che sono a pagamento. 

I soldi sono una differenza chiave. I produttori che decidono di installare Android Automotive non possono non fornire dei servizi, perché altrimenti sarebbe come un telefono con Android senza Play Store e funzionalità per leggere i messaggi o usare Google Maps. I più smanettoni possono usare alternative, me gli utenti comuni hanno bisogno di un sistema pronto all'uso.

Ecco quindi che per esempio Stellantis starebbe pensando di utilizzare i servizi Amazon, che invece sono gratuiti pur se limitati (pensate all'Amazon Appstore), ma per gli altri non è una strada percorribile. 

Volvo e Polestar hanno guidato la spinta di questo sistema operativo, e ora anche Renault, Honda, Chevrolet, Cadillac e GMC si sono accodate, ma l'adozione come potete immaginare non è delle più ampie. Senza considerare il fatto che alcuni produttori avrebbero intenzioni dopo un certo tempo dall'acquisto di far pagare agli utenti un abbonamento per il servizio. 

Ecco quindi che Google sta tentando in tutti i modi non solo di mostrare le capacità di Android Automotive, ma anche di dotare il sistema di funzioni esclusive rispetto ad Android Auto. 

Uno di questi esempi è dato da app come YouTube. Come abbiamo visto in un recente articolo, al Google I/O la casa di Mountain View ha annunciato l'arrivo di YouTube su tutte le auto con Google integrato.

Già disponibile su Polestar e Volvo, l'app YouTube consentirà agli utenti di guardare i video quando il veicolo è parcheggiato, e Google non sembra avere nessuna intenzione di portarla su Android Auto, anche se non ci dovrebbero esserci ostacoli in questo senso (basta impostare lo spegnimento non appena il veicolo inizia a muoversi).

Altre funzioni invece verranno direttamente da Android Auto, come i giochi, grazie alla collaborazione con GameSnacks, e le risposte intelligenti tramite Google Assistant, che suggerirà le risposte pertinenti in base ai messaggi che si ricevono durante la guida.

Difficile prevedere i piani di Google per le sue interfacce per veicoli, ma al momento Android Automotive sembra essere al  centro delle sue attenzioni. È un settore economicamente più interessante? Sicuramente, ma sotto c'è anche molto di più. Come intitolava un articolo di ottobre 2022 del Wall Street Journal, potremmo stare assistendo alla prossima grande battaglia tra Google e Apple: quella per decidere l'anima della vostra auto.