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Google lavora per potenziare Trova il mio dispositivo e prepara l'introduzione di diverse novità

Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Google lavora per potenziare Trova il mio dispositivo e prepara l'introduzione di diverse novità

"Find My Device" / "Trova il mio dispositivo" è la funzione che permette di rintracciare o localizzare il proprio dispositivo Android smarrito e, nel caso in cui sia stato rubato, anche di cancellare da remoto i dati personali. In questi giorni è emerso online un APK di una versione ancora in fase iniziale di test dell'app, il cosiddetto "dogfood".

Per i meno esperti del mondo Google, con questa espressione si identificano le versioni preliminari pensate per essere testate solamente nella ristretta cerchia dei dipendenti, ancor prima di una beta pubblica. Per questo motivo i tipi di 9To5Google che hanno sviscerato il codice, mettono in guardia dal fatto che non è assolutamente detto che tutte o qualcuna delle novità scovate possa effettivamente arrivare al rilascio finale.

Così come Apple ha fatto qualche tempo fa con l'upgrade del suo servizio "Dov'è" sembra che anche Google voglia puntare sulla rete di altri smartphone per aumentare le possibilità di rintracciare un dispositivo segnalato come "perso" dal proprietario.

In effetti la funzione è preinstallata su tutti gli Android, per cui data la loro enorme diffusione, si tratterebbe di un bel potenziamento.

Un telefono che riesca a collegarsi via Bluetooth al proprio telefono smarrito aiuterebbe non solo a localizzarlo, ma potrebbe anche fare da ponte per permettere di farlo suonare. Inoltre, pare che BigG stia al lavoro sull'introduzione di dispositivi condivisi tra più utenti. In questo modo, per esempio, un datore di lavoro potrebbe sapere sempre dove si trova lo smartphone dato in uso a un suo dipendente.

Dalle stringhe di testo estratte, si capisce che la condivisione potrebbe avvenire tramite QR Code oppure generando un link a brevissima scadenza. Data la delicatezza del tracciamento - che può trasformarsi in una sorveglianza occulta - sono emerse anche diverse frasi che mettono in guardia l'utente dai potenziali rischi di un dispositivo segnato come condiviso.

Infine, considerato che i sistemi di infotainment sulle auto sono sempre più smart, sembra che a Mountain View si stanno preparando ad introdurre anche i dispositivi Android Auto tra quelli che è possibile tracciare, far suonare, resettare da remoto o impostare una password a protezione dei propri dati personali.

Per farlo bisognerà creare un profilo apposito per la propria vettura da usare in caso di furto.

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Via: 9To5Google