Google sta lavorando sulla connettività a banda ultralarga, possibile la presenza già su Pixel 6

Filippo Morgante
Filippo Morgante
Google sta lavorando sulla connettività a banda ultralarga, possibile la presenza già su Pixel 6

Google sarebbe al lavoro per introdurre la connettività a banda ultralarga (UWB) all'interno dei propri smartphone, probabilmente a partire dalla prossima famiglia Pixel 6. Nel corso dell'ultimo anno, la tecnologia a banda ultralarga è diventata una delle caratteristiche più chiacchierate e interessanti per gli smartphone e i dispositivi domestici intelligenti. Per esempio nell'ecosistema Apple, l'iPhone 12 utilizza la UWB per connettersi ad un HomePod Mini semplicemente avvicinando il telefono ad esso oppure per localizzare con precisione gli AirTag. Anche Samsung sta usando la UWB per i suoi SmartTags, oltre a permettere al telefono di funzionare come chiave dell'auto per i veicoli supportati.

Vista la crescente popolarità, è sicuramente solo una questione di tempo prima che la tecnologia a banda ultralarga venga resa disponibile su tutti gli smartphone di punta. Secondo quanto riportato da Mishaal Rahman di xda su Twitter, anche Google starebbe lavorando per portare il supporto UWB sul prossimo smartphone identificato dal nome in codice "Raven", che si crede faccia parte della famiglia di telefoni Pixel 6 insieme a "Oriole".

Ulteriori informazioni giungono dalla documentazione che 9to5Google ha avuto la possibilità di visionare, che confermerebbe il fatto che Google sia al lavoro per introdurre l'hardware UWB sviluppato da Qorvo sul suo dispositivo. Non si sa ancora come l'azienda di Mountain View abbia intenzione di utilizzare questa tecnologia, ma si suppone un'integrazione con i prossimi dispositivi Nest. Gli unici indizi che abbiamo si trovano tra le righe di codice di Android 12, che si occupa di determinare quanto lontano sono due dispositivi UWB l'uno rispetto all'altro e con quale angolo i due vengono avvicinati. Per ora, queste caratteristiche UWB saranno disponibili solo per le applicazioni di sistema, e non per altri sviluppatori Android.

Via: 9to5google