Fairphone 3+: i moduli sono facilmente sostituibili, ma... sono anche resistenti? (video)

Enrico Gargiulo
Enrico Gargiulo
Fairphone 3+: i moduli sono facilmente sostituibili, ma... sono anche resistenti? (video)

La missione dei Fairphone 3+ continua! Il produttore di smartphone "modulari" attento all'ambiente continua la sua crociata, in assoluto anacronismo nei confronti della direzione dei colossi del settore, tenendo ai primi posti, tra le sue priorità, la riparabilità, piuttosto che la scheda tecnica.

La scheda tecnica la conosciamo: è praticamente gemella del modello precedente, il Fairphone 3, se non fosse per un apprezzabile miglioramento al lato fotocamera, passando quindi da un sensore da 12 a uno da 64 megapixel per quella posteriore, mentre per l'anteriore uno da 16 megapixel ha sostituito quello da 8.

I cambiamenti sono tutti qui e, tant'è che foste in possesso modello 3, sarà per voi molto più semplice ed economico comprare i due moduli contenenti le fotocamere, per poi sostituirli all'interno del vostro dispositivo. Fairphone è pensato e prodotto proprio con questo proposito, tant'è che in confezione non si trovano alimentatori o cavi, ma, soltanto il telefonino e un piccolo giravite.

La cover posteriore, com'eravamo abituati a fare fino a qualche anno fa, si rimuove semplicemente sollevandola, e ogni altro modulo si rimuove semplicemente svitando la vite che lo mantiene in posizione o scollegando il connettore tramite una levetta di plastica.

Vi abbiamo parlato approfonditamente di quanto il Fairphone 3+ sia stato premiato con un 10/10 da iFixit e oggi vogliamo andare ad esaminare la resistenza di questo smartphone. L'inarrestabile JerryRigEverything l'ha torturato in ogni modo possibile e i risultati sono, tutto sommato, notevoli: lo schermo, protetto da un Gorilla Glass 5, resiste bene ai piccoli graffi quotidiani e al calore, mentre più vulnerabili sono le cornici laterali e il pannello posteriore, semplicemente in plastica. Il bilanciere del volume e il tasto di accensione sono in metallo, il che li rende certamente più resistenti, anche se poco possono contro il suo temibile taglierino. Il sensore d'impronte digitali posto sul retro non è molto più resistente, ma sembra continuare a funzionare, anche se a singhiozzi, nonostante i graffi profondi.

Altra nota positiva è il vetro posto a protezione del modulo della fotocamera posteriore e del flash led.

Insomma: si piega, ma non si spezza. Si scalda, ma non si brucia! Non sarà in linea con l'estetica dei dispositivi a cui siamo abituati, ma non possiamo negare che abbia il suo fascino, specialmente per chi ha amici o parenti recidivi nel far cadere e rompere i propri telefoni.
Il marchio, tramite il proprio negozio online e quello di iFixit, permette la restituzione dei moduli usurati in permuta per l'acquisto di moduli nuovi.

Attenzione! Sollevare la cover posteriore e sostituire così facilmente una batteria usurata, o qualsiasi altro modulo, potrebbe comportare quella che noi nerd conosciamo come commozione nostalgica. Se l'aveste provata, condividete con noi questo brivido nei commenti!