Huawei ha venduto Honor ad una cordata cinese (aggiornato)

Ming-Chi Kuo, noto analista del settore, non ha troppi dubbi al riguardo
Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Huawei ha venduto Honor ad una cordata cinese (aggiornato)

Ming-Chi Kuo, una voce molto autorevole in merito ai dispositivi Apple ma non solo, ha vaticinato una cosa che in molti pensavano da tempo: Huawei potrebbe rendere indipendente la sua sussidiaria Honor.

Se Honor non fosse più parte di Huawei infatti, le sanzioni USA non la riguarderebbero (a meno che non ne vengano introdotte di nuove, ovviamente), ed Honor potrebbe tornare a produrre (ed aggiornare) smartphone Android senza problemi.

Honor rappresenta infatti una fetta importante delle vendite di Huawei in Cina, ma all'estero l'azienda sta chiaramente soffrendo molto le restrizioni imposte alla casa madre, senza contare che ci sono brand cinesi (Xiaomi su tutti) molto arrembanti sia in patria che all'estero, che Honor potrebbe così contrastare in modo più efficace.

Al momento sono comunque solo ipotesi, per quanto provenienti da una fonte accreditata; vedremo cosa succederà nei prossimi mesi, anche perché il business di Honor ormai va al di là dei soli smartphone, come testimoniano anche i portatili MagicBook (spoiler: è in arrivo la recensione del MagicBook Pro, che si profila come un vero best buy).

Aggiornamento 09/10/2020

Il report di Ming-Chi Kuo è stato ritirato, e Huawei avrebbe negato le affermazioni del noto analista. Difficilmente ci aspettavamo una conferma ufficiale, ma la cancellazione del post rimane un'anomalia. Vedremo nei mesi a venire come andranno le cose: c'era della logica nelle parole di Kuo, ma del resto è una faccenda così complessa che è difficile farsi un'idea chiara.

Aggiornamento 14/10/2020

Una nuova esclusiva Reuters rafforza in buona parte le ipotesi di Ming-Chi Kuo, in barba alle (ovvie) smentite di cui all'aggiornamento precedente. Secondo Reuters, Huawei sarebbe in contatto con potenziali acquirenti quali Digital China Group (in pole position), ed anche TCL, e Xiaomi, per vendere quantomeno parte di Honor a questi ultimi.

Cosa si intende con "parte di Honor"? Difficile dirlo di preciso: il brand stesso, la sua divisione ricerca e sviluppo, ed altre parti della catena produttiva, almeno in teoria. di  Si parla comunque di cifre molto importanti, che lasciano pensare ad una vendita quasi totale: 15-25 miliardi di CNY (circa 1,90-3,16 miliardi di euro).

Non ci aspettiamo conferme ufficiali a questo punto, ma l'affare è chiaramente grosso, e di certo nel momento in cui dovesse esserci qualcosa di concreto sarà difficile tenerlo nascosto (non che finora sia andata diversamente).

Aggiornamento 17/11/2020

Huawei ha annunciato ufficialmente la completa vendita di Honor a causa della "tremenda pressione" impostale dagli USA. Non è una vendita parziale, come ipotizzato in precedenza, anche perché solo escludendo del tutto Huawei dal futuro di Honor quest'ultima sarà al riparo dalle sanzioni americane.

Questo dovrebbe permettere ad Honor di avere nuovamente accesso ad Android con i servizi Google e di poter fare affari con tutte le aziende statunitensi che non possono più avere rapporti con Huawei. Considerando il cambio di vertice alla Presidenza USA, è possibile che in futuro le cose migliorino anche per Huawei, ma in ogni caso ci vorranno mesi, e le trattative che hanno portato alla vendita di Honor sono ragionevolmente iniziate ben prima delle presidenziali americane.

Honor sarà di proprietà del nuovo consorzio Shenzhen Zhixin New Information Technology Co., composto da partner e aziende governative, come riportato in precedenza. I termini monetari dell'accordo non sono stati resi noti.