Ecco perché Samsung vuole lanciare Galaxy S21 in anticipo, la battaglia sul campo smartphone si accende

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Ecco perché Samsung vuole lanciare Galaxy S21 in anticipo, la battaglia sul campo smartphone si accende

Nei giorni scorsi abbiamo parlato in più occasioni della probabile decisione di Samsung di lanciare in anticipo la famiglia Galaxy S21 rispetto a quanto fatto negli anni precedenti con le generazioni precedenti di Galaxy S.

L'anticipo dovrebbe tradursi in un lancio entro gennaio 2021. Reuters ha affrontato la questione citando tre fonti interne alla vicenda, confermando che Samsung ha intenzione di lanciare in anticipo i top di gamma Galaxy S21. La motivazione risiede proprio nella volontà di battere sul tempo Huawei, e sottrarle una parte della considerevole quota di mercato che detiene.

La lotta al vertice del mercato smartphone si è accesa nell'ultimo anno: nel secondo trimestre 2020 Huawei aveva superato Samsung al primo posto del settore smartphone, ma il produttore sudcoreano ha fatto subito il contro sorpasso durante il terzo trimestre. Huawei è ancora alle prese con le restrizioni imposte dal governo statunitense, e pertanto Samsung vuole sfruttare il più possibile il suo momento di debolezza.

Nella storia però non ci sono solo due protagonisti: Samsung deve ben guardarsi anche da Apple, che ha fatto registrare una crescita delle spedizioni rispetto al 2019 mentre Samsung ha fatto registrare un calo, la quale ha posticipato il lancio dei nuovi iPhone 12 di circa un mese proprio per essere presente in una finestra temporale del mercato più proficua. Inoltre, aziende come OPPO e Xiaomi sono in costante crescita a livello globale e potrebbero mordere le caviglie alla stessa Samsung.

Tutto questo quadro potrebbe mutare in base alle decisioni che prenderà la nuova amministrazione Biden nei confronti di Huawei, in questo senso però Reuters non si aspetta grandi cambiamenti visto che il nuovo governo statunitense è abbastanza deciso nel tenere una posizione dura nei confronti della Cina.

Fonte: Reuters