Nel 2021 anche Xiaomi, Oppo e Vivo monteranno processori Samsung (compreso il nuovo Exynos 1080)

In base alle ultime notizie provenienti dalla Corea del Sud, Samsung Electronics System - la divisone dell'azienda che si occupa della produzione dei processori - avrebbe stretto accordi con diversi produttori cinesi per la fornitura di chip Exynos nel corso del 2021. Per la precisione nell'affare sarebbero coinvolte Xiaomi, Oppo e Vivo.

Quella che a prima vista potrebbe essere considerata come una notizia di poco conto, in realtà rivela indirettamente lo stato del settore, messo in subbuglio dal recente ban statunitense contro Huawei. I rivali del colosso cinese infatti stanno cercando di sfruttare la situazione per accaparrarsi forniture di silicio a basso costo, come quelli prodotti da Samsung, e dare battaglia nel grande mercato degli smartphone in Cina.

La mossa potrebbe anche apparire controproducente visto che Samsung aiuterebbe di fatto la concorrenza diretta, ma bisogna considerare che la divisione che produce i processori è un'entità separata da quella che si occupa di dispositivi mobili.

Fino al 2015 la collaborazione tra le due era totale ed esclusiva, poi hanno iniziato ad arrivare smartphone equipaggiati con chip Qualcomm. Prima alcuni modelli limitati a pochi mercati, poi sempre di più fino ad arrivare allo smacco di Galaxy S20 lanciato anche in patria con Snapdragon.

Mentre la distanza di performance e di apprezzamento tra le due varianti continua ad essere oggetto di dibattito (qui abbiamo detto la nostra su Galaxy Note 20), a breve dovrebbe essere lanciato il nuovo Exynos 1080, il primo realizzato con processo produttivo a 5 nm, con miglioramenti del 25% rispetto alle performance del precedessore e perfino in grado di battere il più potente su piazza: Snapdragon 865. Rispetto al passato recente, in cui abbiamo visto solo sporadici esemplari, la fornitura al terzetto di aziende cinesi sembra voler prendere piede in maniera più diffusa.

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