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Finalmente Facebook ha iniziato a testare pubblicamente il tema scuro per la sua app Android (aggiornato)

Finalmente Facebook ha iniziato a testare pubblicamente il tema scuro per la sua app Android (aggiornato)
Roberto Artigiani
Roberto Artigiani

Da diverso tempo ormai Facebook ha intrapreso una revisione estetica che ha rimpiazzato il tradizionale blu con un tono diverso e soprattutto ha sbiancato la sua homepage. La bianca novità è stata introdotta sulle varie app in contemporanea con la possibilità di attivare il tema scuro, anche se l'applicazione principale è rimasta clamorosamente esclusa: mentre in questi mesi Facebook Lite, Messenger e perfino WhatsApp hanno introdotto un'opzione per "spegnere le luci", Facebook per Android e iOS è rimasta bloccata nella versione chiara.

Finalmente la situazione sta per cambiare visto che a quanto pare a Menlo Park hanno deciso di avviare il beta test pubblico del dark theme sull'app standard di Facebook. C'è da dire però che la sperimentazione non è legata a una specifica versione dell'applicazione né è limitata alla variante beta, sembra invece attivata con uno switch lato server e solo per un numero ristretto di utenti.

Su Internet hanno quindi iniziato ad apparire diverse persone che postano le schermate scure del loro telefono (anche se la maggior parte sembrano utenti iOS).

Tuttavia la notizia è arrivata da Jane Manchun Wong, che stavolta la riporta non come leakster, ma in collaborazione ufficiale con l'azienda. Potete controllare se siete tra i fortunati selezionati per partecipare al test verificando se nelle impostazioni trovate un toggle dedicato al tema scuro. Stando a quanto viene riferito, l'opzione sarebbe anche compatibile con le impostazioni a livello di sistema.

Aggiornamento 2 novembre 2020, ore 17:30

Aggiorniamo l'articolo per riportare che sempre più utenti stanno ricevendo la possibilità di attivare il tema scuro su iOS e iPadOS. I primi avvistamenti del dark theme nell'app di Facebook sul sistema operativo per dispositivi mobili di Cupertino risalgono ai primi di giugno, ma sembra che solo ora si stia effettivamente diffondendo presso un numero maggiore di persone.

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