
I primi dispositivi con il nuovo HarmonyOS 2.0 di Huawei arriveranno tra pochi mesi (aggiornato)
Si parla di smartphone, tablet, wearable, PC e prodotti IoTCirca un mese fa Huawei ha ufficialmente presentato al mondo il suo nuovo sistema operativo. HarmonyOS infatti sarà la sua garanzia di indipendenza da chiunque - almeno a livello software - a dispetto dei vari ban emanati dall'amministrazione USA. Il prossimo 10 settembre comunque è attesa una nuova conferenza in cui il gigante cinese potrebbe e dovrebbe rivelare importanti dettagli sull'OS.
Stando alle ultime voci sembra che Richard Yu in persona, CEO di Huawei, parteciperà alla Developer Conference, probabilmente per fare un importante annuncio: forse l'arrivo di uno smartphone equipaggiato con HarmonyOS già all'inizio del prossimo anno?
Continuando con quanto riportato da un fonte cinese, il telefono sarebbe in dirittura d'arrivo e potrebbe rappresentare solo il primo di una serie di dispositivi pronti a inondare il mercato. Si parla infatti anche di tablet, prodotti indossabili, PC e perfino gadget IoT. In effetti recentemente si è ipotizzato il possibile arrivo del primo smartwatch Huawei senza Android e con HarmonyOS.
Per ora però vi consigliamo di attendere un altro paio di giorni per avere qualche certezza in più e qualche dubbio in meno.
Abbiamo aggiornato il titolo e aggiunto la seguente sezione con i dettagli ufficiali rilasciati da Huawei dopo la presentazione ufficiale. Sopra trovate invece il vecchio articolo.
“Le stelle brillano anche nelle notti più buie. E gli sviluppatori sono le nostre stelle. Tutti insieme formano una galassia stupenda che ci illuminerà la strada". Con questa frase - eloquente sull'attuale situazione di Huawei - si è aperta la Developer Conference 2020 (Together). L'evento è servito per annunciare una lunga serie di novità, tra nuovi prodotti e importanti annunci a livello software. Tra tutte va segnalata la presentazione di HarmonyOS 2.0, definito un "sistema operativo all-scenario" perché sarà disponibile per un'ampia gamma di dispositivi.
Ma soprattutto con l'ultimo aggiornamento, HarmonyOS sarà ufficialmente open source (donato alla OpenAtom Foundation) e gli sviluppatori potranno accedere a emulatori, pacchetti SDK e strumenti IDE. Il lancio sarà graduale e inizierà con la beta mobile per sviluppatori cinesi entro la fine del 2020. Per la precisione, come annunciato da Richard Yu in persona, dal 10 settembre sarà disponibile per dispositivi IoT da 128 KB a 128 MB (come smart TV, wearable, automobili, ecc.), da aprile 2021 per dispositivi da 128 MB a 4 GB e a partire da ottobre 2021 per tutti gli altri.
La cosa interessante è che anche la nuova EMUI 11 potrà dialogare con l'OS: grazie alla nuova tecnologia gli smartphone potranno connettersi a dispositivi IoT basati su HamonyOS rendendo così possibile, per esempio, la proiezione dello schermo su grandi display e tanto altro ancora. Le interazioni con prodotti IoT di altri produttori sarà poi ampliata esponenzialmente dall'arrivo della piattaforma unificata Huawei HiLink.
Rimangono infine impressionanti i dati di crescita di HMS Core (Huawei Mobile Services), la suite di servizi core alternativi a quelli di Google. Con il supporto di oltre 1,8 milioni di sviluppatori in tutto il mondo AppGallery ha raggiunto 96.000 app, 490 milioni di utenti attivi e 261 miliardi di download. Le open capabilities di HMS Core 5.0 sono aumentate da 14 kit a 56 kit, mentre il numero di API è passato da 885 a 12.981.
In futuro, Huawei continuerà comunque ad ampliare i servizi per gli sviluppatori costruendo tre laboratori globali di ecosystem cooperation (in Russia, Polonia e Germania) al servizio degli sviluppatori di tutto il mondo e da cui fornire servizi di abilitazione, test e certificazione, e cinque centri di servizi (in Romania, Malesia, Egitto, Messico e ancora Russia).