iFixit indaga sul mistero del sistema di raffreddamento dei Samsung Galaxy Note 20 e Note 20 Ultra (foto)

Già vi avevamo mostrato la meticolosa operazione di smontaggio messa in atto dai ragazzi di iFixit sui nuovi Samsung Galaxy Note 20 e Note 20 Ultra, e ora ritorniamo a parlarne perché un dettaglio scovato al momento dell'estrazione della scheda madre ha incredibilmente stupito il team.

A discapito delle aspettative, il sistema di raffreddamento scoperto nel dispositivo del mercato americano da loro smontato non è la comune camera di vapore, bensì un pad termico in grafite. Inoltre, merito di uno smontaggio effettuato in Cambogia, la curiosità è salita alle stelle in quanto è stato appreso che altre unità sono dotate di camere di vapore in rame. 

Ovviamente non tutti se la sentono di smontare i costosi dispositivi dell'azienda sudcoreana, motivo per il quale il team di iFixit ha diffuso delle immagini che li mostrano nudi e crudi, che noi vi mettiamo a disposizione nelle gallerie a fine articolo.

Hanno avanzato diverse ipotesi per spiegare tali differenze. La prima riguarda la possibilità che Samsung stia sperimentando nuovi sistemi di raffreddamento; la seconda, invece, che il SoC Exynos dei modelli internazionali richieda un hardware di raffreddamento diverso rispetto a quelli americani per via dei processori Snapdragon da cui sono alimentati; la terza, infine, affida la causa al carico termico del 5G che non tutti i dispositivi hanno.

Una risposta vera e propria alle loro domande non sono riusciti a trovarla, nonostante abbiano confutato la seconda ipotesi dichiarando che altri modelli internazionali sono dotati di strati in grafite.

Chissà quale sarà la verità, voi avete qualche idea? Fatecela sapere nei commenti!