Grossi dubbi in casa Samsung sul futuro di Galaxy S30: sarà Snapdragon o Exynos?

Sembra che in casa Samsung sia arrivato il momento di prendere delle decisioni per il futuro. Con un evento Galaxy Unpacked ormai alle porte (confermato ufficialmente poco fa), il produttore coreano sta già pensando alla prossima gamma di smartphone da proporre, la serie Galaxy S21 (o S30). Il dubbio principale, di Amletiana memoria, riguarda la scelta del processore da inserire.

Andando ad analizzare la situazione possiamo comprendere come Samsung sia di fronte a 3 possibili scenari differenti:

1. Cavalcare l'onda del progresso e adottare il futuro Qualcomm Snapdragon 875 a 5nm, potentissimo chip di ultima generazione considerato tuttavia come "eccessivo". Il suo costo maggiore infatti non giustificherebbe il gap prestazionale con la precedente generazione.
2. Andare "al risparmio" e mantenere per un'altro anno lo Snapdragon 865 a 7nm, processore che ancora oggi si difende benissimo e che per forza di cose scenderà di prezzo con l'arrivo del fratello maggiore. Questo aiuterebbe Samsung a mantenere il costo del dispositivo in linea con quanto già proposto.
3. Giocare in casa con il nuovo Exynos 1000 Silicon. Malgrado sia la soluzione di gran lunga meno apprezzata da tutta la community, il colosso coreano potrebbe decidere di adottare per l'ennesima volta un processore proprietario. Questo ridurrebbe sì i costi, ma causerebbe un generale malcontento da parte degli utenti.

Quale sarà la strada che Samsung deciderà di intraprendere non lo sappiamo ancora, ma possiamo considerare ciò che abbiamo avuto modo di vedere in questi mesi: il costante aumento dei prezzi dei terminali top di gamma, in unione con lo sviluppo sempre più lampante dei processori "medi" (come lo Snapdragon 765), hanno contribuito a far sì che moltissimi consumatori optassero per delle soluzioni intermedie, che nella maggior parte dei casi svolgono egregiamente il compito previsto.