Quanta confusione attorno a Huawei Mate 40: nuove voci allontanano l'ipotesi del lancio in ritardo

Tutto ruoterebbe attorno alle tempistiche delle sanzioni che gli USA hanno minacciato nei confronti di TSMC.
Quanta confusione attorno a Huawei Mate 40: nuove voci allontanano l'ipotesi del lancio in ritardo
Edoardo Carlo
Edoardo Carlo

Soltanto un paio di giorni fa abbiamo pubblicato un articolo relativo alle ultime indiscrezioni circa le difficoltà di Huawei nel portare a compimento il progetto Mate 40, a causa delle sempre più limitanti restrizioni imposte dal governo degli Stati Uniti. La conseguenza sarebbe stata un rinvio del lancio dei nuovi smartphone, originariamente previsto per il mese di ottobre. Ora però, ulteriori voci di corridoio tratteggiano uno scenario diverso.

Il nodo della questione ruota attorno a TSMC, l'azienda di semiconduttori a cui Huawei da anni affida la produzione dei suoi chip Kirin. Il governo a stelle e strisce ha infatti minacciato di sanzionare TSMC qualora continuasse a collaborare con il colosso cinese. E fin qui si tratta di fatti inequivocabili, su cui però si innesta la decisiva questione delle tempistiche.

Secondo un noto leakster cinese infatti, le sanzioni che gli USA potrebbero comminare a TSMC dovrebbero partire da settembre, dunque ci sarebbe tutto il tempo per la produzione di massa dei nuovi chip Kirin a 5 nm – oltre ad altri SoC di fascia più bassa, realizzati con processi costruttivi meno raffinati – in modo da permettere alla famiglia Mate 40 di rispettare il lancio di ottobre.

Si tratterebbe dunque di uno scenario favorevole per Huawei che, almeno per tutto il 2020, non avrebbe problemi di rifornimenti per quanto riguarda una componentistica così essenziale per i suoi smartphone. Il futuro più remoto appare però sempre molto incerto, anche se il maggiore tempo a disposizione per negoziare un accordo potrebbe essere decisivo in vista di una risoluzione proficua di questo braccio di ferro.

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