Contrordine del governo USA: le aziende americane possono collaborare con Huawei sul 5G

Le decisione del Dipartimento del Commercio USA arriva come un chiarimento del ban, come conseguenza dello scarso peso USA nella definizione dei nuovi standard tecnologici
Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Contrordine del governo USA: le aziende americane possono collaborare con Huawei sul 5G

La complessa vicenda dei rapporti tra governo USA e le aziende tecnologiche cinesi, in particolare Huawei e ZTE, si arricchisce oggi di un nuovo capitolo: a sorpresa, poco più di un anno dopo aver imposto il ban, il Dipartimento del Commercio statunitense è tornato sui suoi passi. Come riportato da Reuters, che cita persone informate dei fatti e dipendenti dell'ente federale, sarebbe già stata approvata una ridefinizione delle regole. Al momento non c'è ancora nulla di ufficiale, ma si attende la pubblicazione dell'emendamento.

La trafila burocratica e legislativa infatti è già stata completata e la nuova norma dovrebbe entrare in vigore già nei prossimi giorni. La mossa non deve essere vista come una ritirata o come un'ammissione di inferiorità, affermano governo e industria IT, ma piuttosto come un modo per permettere alle aziende americane di partecipare alla definizione degli standard tecnologici che definiranno il nostro futuro.

Come ha spiegato Naomi Wilson, manager dell'Information Technology Industry Council che rappresenta tra gli altri Amazon, Qualcomm e Intel, dopo il ban le aziende statunitensi si sono viste in difficoltà: non riuscendo a capire fino a che punto potevano collaborare con Huawei, hanno rinunciato a partecipare a una serie di tavoli internazionali in cui si creano protocolli e specifiche tecniche per il funzionamento e l'interoperabilità di tecnologie innovative come 5G e IA.

Il ban insomma si sarebbe rivelato controproducente, lasciando spazio a Huawei e alle altre imprese cinesi che nel corso dell'ultimo anno hanno visto aumentare il proprio peso in queste importanti sedi, per questo ora verrebbe corretto, per evitare di svantaggiare le proprie aziende tecnologiche. La decisione quindi mira a restituire agli USA un ruolo prominente nella definizione delle tecnologie avanzate. Basterà per recuperare il terreno perso?

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Via: CorCom
Fonte: Reuters