MediaTek che combini? Nuova storia di benchmark truccati, coinvolti OPPO Reno 3 Pro, Redmi Note 8 Pro e altri (foto) (aggiornato: arrivano provvedimenti)

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
MediaTek che combini? Nuova storia di benchmark truccati, coinvolti OPPO Reno 3 Pro, Redmi Note 8 Pro e altri (foto) (aggiornato: arrivano provvedimenti)

Si sa che nel mondo degli smartphone, e soprattutto in quello Android, i benchmark riescono a fornire un indice almeno qualitativo dei dispositivi e delle loro risorse hardware. Ma saprete anche che sono non difficilmente manipolabili a favore delle esigenze dei produttori stessi. E sembra proprio che questo sia il caso di MediaTek.

Il produttore cinese sembra aver "truccato" i benchmark relativi ad alcuni dei suoi processori. La storia è venuta fuori da un'approfondita analisi di Anandtech, ed è partita dall'osservazione fatta sui benchmark di Helio P95: questo processore è più datato rispetto al nuovo Dimensity 1000L, eppure ha conseguito dei punteggi migliori. Allora è stato svolto un nuovo benchmark su Helio P95, con una versione modificata dell'app di benchmarking in modo che non venisse riconosciuta dal dispositivo testato: il risultato è stato significativamente più basso rispetto a quello precedente.

Dunque il concetto di base alla manipolazione dei benchmark non è nuovo: il processore riconosce che in esecuzione c'è un'app di benchmarking e "spinge" il dispositivo alle massime prestazioni, prescindendo dalle prestazioni necessarie al normale utilizzo quotidiano per il quale il test è stato strutturato.

Leggendo la tabella che trovate in galleria, Anandtech ha appurato che diversi dispositivi con diversi SoC MediaTek hanno mostrato lo stesso comportamento con le principali app di benchmarking: tra questi troviamo Redmi Note 8 Pro con Helio G90, Oppo Reno 3 Pro con Helio P95, Reno Z con Helio P90 e altri. La discriminazione dell'app di benchmarking da parte del processore è insita nel firmware dello stesso.

MediaTek è stata informata della vicenda e ha anche risposto ufficialmente. Il suo commento è stato riassunto in tre punti principali:

  • In generale i SoC funzionano a diversi livelli di performance in base al task che deve svolgere lo smartphone, il test di benchmark non esula da questi task.
  • I produttori di smartphone possono sempre disabilitare questa tipologia di comportamento del processore.
  • Anche altri produttori lo fanno.

Il primo punto è sicuramente quello più tecnico, secondo Android Police non ha senso perché le performance indotte forzatamente durante i benchmark non rispecchiano l'uso realistico di uno smartphone.

I restanti due punti sono meno tecnici e più soggettivi. Fateci sapere voi come la pensate.

Aggiornamento 16/04/2020 ore 09:35

La vicenda dei benchmark truccati da parte di MediaTek ha avuto, come previsto, un seguito. UL Benchmarks, coloro che gestiscono 3DMark e PCMark, ci hanno comunicato di aver preso provvedimenti dopo aver letto il report di Anandtech. Ciò che ne hanno dedotto è la pratica scorretta da parte di MediaTek, per la quale i suoi processori andavano in una sorta di Sports Mode appena riconoscevano l'esecuzione di un app di benchmarking.

Pertanto hanno rimosso più di 50 smartphone dalle classifiche di benchmark, prodotti da almeno 25 aziende diverse. Tra questi ci sono i dispositivi che abbiamo citato inizialmente, ovvero Redmi Note 8 Pro, Oppo Reno 3 Pro, Vivo Y19 e Realme 6. In sostanza sono stati rimossi tutti i dispositivi che montano uno dei seguenti processori:

  • MediaTek Helio G90
  • MediaTek Helio G70
  • MediaTek Helio P95
  • MediaTek Helio P90
  • MediaTek Helio P65
  • MediaTek Helio P60
  • MediaTek Helio P20
  • MediaTek Helio A22

I gestori di 3DMark e PCMark hanno chiesto una replica a MediaTek che ancora non è arrivata. Hanno anche espresso una critica relativamente alla risposta che ha fornito il produttore cinese a Anandtech, dove MediaTek indica di seguire gli standard industriali attuali ed è fiduciosa nella capacità di rappresentare le performance dei dispositivi da parte delle piattaforme di benchmark: UL Benchmarks ha chiarito che la pratica di MediaTek, quella consistente nel spingere oltre ogni logica di uso quotidiano le prestazioni dei suoi processori quando vengono testati, va esattamente nella direzione opposta degli attuali standard industriali.

Non è escluso che nei prossimi giorni arrivi una replica di MediaTek, staremo a vedere come il produttore cinese reagirà.