Android 11 ora supporta anche i display a cascata, niente più tocchi involontari!

Giovanni Bortolan
Giovanni Bortolan
Android 11 ora supporta anche i display a cascata, niente più tocchi involontari!

Le sperimentazioni dei produttori di smartphone in merito alla forma e alle proporzioni dello schermo non sembrano finire. Dopo i tagli e i fori per far spazio a fotocamere e sensoristica varia siamo ufficialmente entrati nell'era degli schermi pieghevoli e dei cosiddetti schermi a cascata (waterfall display, ndr). Quest'ultimi, in caso non foste ferrati sull'argomento, sono gli schermi che hanno sui lati una curvatura tale da coprire l'intero fianco dello smartphone (o addirittura proseguire sul retro).

In questo panorama di scelte eterogenee — più o meno drastiche Google ha il ruolo importantissimo di permettere la riorganizzazione grafica degli elementi. Il colosso di Mountain View deve svolgere questo compito vitale sviluppando delle "norme" software per far sì che il sistema operativo Android si adegui alle particolarità dello schermo. Questa cosa è già successa con Android 9 Pie, quando Google ha inserito delle API a supporto del riconoscimento di eventuali fori nel display, per permettere alle applicazioni di riarrangiare gli elementi in posizioni critiche.

Con la recentissima introduzione delle versioni sviluppatore di Android 11, Google ha inserito il supporto agli schermi a cascata. Questo nuovo codice dovrebbe impedire alle applicazioni di mostrare del testo, così come dei pulsanti, nelle parti estremamente laterali dello schermo. L'esempio più chiaro al momento è come l'app Calcolatrice si adatta in uno schermo a cascata simulato.