Huawei e la dichiarazione sul "non tornare più ai servizi Google"

Questo il messaggio che manda Fred Wangfei, country manager austriaco. Non ci sono ancora comunicati ufficiali
Enrico Paccusse
Enrico Paccusse
Huawei e la dichiarazione sul "non tornare più ai servizi Google"

Anche se gli Stati Uniti dovessero rimuovere il ban imposto su Huawei in via definitiva, la società continuerebbe sulla sua strada, senza usufruire dei servizi Google - questo è quello che emerge dalle parole del country manager austriaco Fred Wangfei, in una conferenza stampa tenutasi a Vienna destinata a far discutere.

Dopotutto, Huawei ha subito un contraccolpo nelle vendite all'estero ma non nel mercato locale, dove anzi una spinta di patriottismo ha reso il 2019 un anno da record.

[sentence_dx]"Huawei non vuole dipendere dagli Stati Uniti"[/sentence_dx]

Ci sarà dunque bisogno di creare un nuovo ecosistema a sé stante, con una base Android, per non creare troppa confusione nei confronti degli sviluppatori, ed una suite di servizi proprietari, grazie all'aiuto di nuovi partner, da includere all'interno dei Huawei Mobile Services.

Proprio in quest'ottica, la società cinese avrebbe pronto un tesoretto da 3 miliardi di dollari da investire esclusivamente allo sviluppo e al marketing della suite HMS.

Vi trovate d'accordo con queste dichiarazioni?

Aggiornamento 30/01/20

Secondo quanto riportato da XDA, Huawei ha dichiarato in merito: "L'ecosistema aperto di Android è ancora la nostra prima scelta, ma siamo pronti a svilupparne uno proprietario nel caso ci fosse proibito di continuare ad utilizzarlo".

Una frase che aiuta poco a decifrare la posizione della società, e che sembra lasciare tutto inalterato rispetto alla situazione pre-dichiarazione di Fred Wangfei. Nessun riferimento a Google o ai servizi associati.

Via: Winfuture