Il nuovo bot di Google è in grado di conversare "quasi" come noi umani (foto)

Giovanni Bortolan
Giovanni Bortolan
Il nuovo bot di Google è in grado di conversare "quasi" come noi umani (foto)

La strada verso l'utilizzo dei chatbot è stata quanto di più eterogeneo ci potesse essere negli ultimi anni. Da ALICE a Cleverbot, passando per Akinator, fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui i bot sono frequentemente usati nelle chat online di supporto tecnico di molti servizi. I difetti tuttavia, sono spesso molto evidenti, e la conversazione appare quasi sempre pilotata dai limiti intrinseci dei bot stessi.

Una pezza a questo problema potrebbe però metterla Google, grazie al suo progetto Meena. Il team Google Brain infatti sta sviluppando un modello di conversazione basata su rete neurale, per risolvere il problema comune riscontrato in tutti software esistenti:

"Molto spesso i bot rispondono con frasi non pertinenti con l'argomento della conversazione. Altre volte le risposte mancano di buon senso, o di cultura generale riguardo i classici argomenti conosciuti da tutti."

Il modello studiato dal team Google si concentra sul far capire al bot l'argomento della conversazione, per poi adattare le proprie risposte in maniera dinamica.

In questo modo l'utente può parlare di pressoché qualsiasi cosa, può ricevere consigli e addirittura scherzare. Meena attinge ad un database di quasi 341 GB di testo, ricavati da conversazioni di pubblico dominio avvenute sui social media.

A supporto di tutto questo, Google ha imbastito un benchmark per valutare la qualità delle risposte. Il test, chiamato Sensibleness and Specificity Average (SSA - o media di specificità e sensibilità), è stato sottoposto da un team di ingegneri alle risposte date da Meena, ed ha dimostrato uno scarto di appena 7 punti percentuali tra una conversazione umano-umano (86% SSA) ed una umano-Meena (79% SSA).

Nella immagini sottostanti sono presenti un paio di esempi di conversazione. Siete sorpresi? Cosa ne pensate dello sviluppo di questo tipo di strumenti? Del resto Google Duplex era già una buona indicazione delle capacità oratorie dei bot di Google. Fateci sapere la vostra opinione nei commenti.

Via: 9to5Google
Fonte: Google