
Piccola guida per raccappezzarsi tra le diverse versioni di MIUI 11 (foto)
Negli ultimi anni Xiaomi - così come altri concorrenti cinesi - ha conosciuto una rapida crescita nel settore degli smartphone. L'azienda si è anche focalizzata sul miglioramento dell'esperienza utente che passa necessariamente attraverso l'interfaccia e i servizi. Com'è ovvio sin da una prima riflessione, a Paesi diversi corrispondono richieste ed esigenze - anche legali - diverse, per questo motivo Xiaomi ha creato diverse versioni della sua MIUI.
Da quando è stato chiuso il programma di beta pubblica lo scorso giugno si è creata una certa confusione tra le varie versioni di MIUI 11 e con questo post cerchiamo di fare un po' di chiarezza (con l'aiuto dello schema a fine articolo). Prima di tutto lo sviluppo passa ancora attraverso una fase di test: Xiaomi recluta un certo numero di utenti disposti a provare l'ultima beta evidenziando anomalie e bug.
Se tutto va bene una determinata versione viene quindi rilasciata a un numero ristretto di utenti scelti in maniera casuale.
Se in questa fase vengono identificati bug importanti, il rilascio si ferma fino a che non vengono risolti altrimenti viene diffuso gradualmente a tutti gli altri.
Come dicevamo, MIUI è personalizzata su base regionale. In particolare attualmente ne esistono 6 varianti:
- Cina (MIUI China ROM)
- Europa (identificata dalla sigla EU)
- India (IN)
- Indonesia (ID)
- Russia (RU)
- Global (MI) per il resto del mondo
Andando a verificare quale versione è presente sul vostro dispositivo vi troverete ragionevolmente di fronte a una schermata come quella nella galleria qui sotto che riporta "MIUI V11.0.2.0.PFLINXM Stable 725M". Andiamo a scomporla: le prime due cifre identificano la versione ("MIUI V11") seguita da altri numeri che rappresentano gli aggiornamenti successivi (".0.2.0"), dopodiché c'è una sigla composta da 7 lettere. La prima ci dice la versione di Android (P = Pie), le successive due sono il codice identificativo del modello (FL = Redmi 7), quarta e quinta le potete decifrare con l'elenco del paragrafo precedente, infine le ultime due sono la versione del codice ("XM").


