Si infiamma l'atmosfera attorno a Pixel 4a: arriverà in una sola variante e vanterà una colorazione inedita? (video)

Samsung ha bagnato l'inizio del nuovo anno con il lancio di ben 4 nuovi modelli – Galaxy S10 Lite, Galaxy Note 10 Lite, Galaxy A51 e Galaxy A71 – ma si prepara soprattutto a svelare la famiglia Galaxy S11/S20 e il nuovo Galaxy Fold 2.  Anche Google però vuole attirare l'attenzione degli appassionati in questi primi mesi di 2020, proseguendo con la tradizione inaugurata l'anno passato di lanciare una serie di Pixel di fascia media, di cui abbiamo intravisto i primi render nei giorni scorsi. Ma proprio attorno a Pixel 4a sembra si stia scatenando una battaglia dei rumor.

Il celebre youtuber Dave Lee ha infatti pubblicato un video, chiamato About That Pixel 4a, in cui snocciola alcune succose novità che avrebbe appreso a riguardo del prossimo smartphone di fascia media di Big G. Per riassumerle in poche parole: ci sarà soltanto Pixel 4a, dunque nessuna variante XL, e arriverà in tre colorazioni, ossia quella nera (con tasto di accensione verde), quella bianca (con tasto rosso corallo) e una completamente inedita, denominata Artic Blue (con tasto Hot Pink).

Dettagli molto interessanti, se non fosse che i colleghi di 9to5 Google si sono affrettati a contestare direttamente, nel corso di un articolo pubblicato nelle ore successive. In particolare, il pezzo mette in evidenza come lo youtuber non abbia riportato alcuna fonte a sostegno delle informazioni di cui ha parlato e che in passato non abbia mai avuto condiviso dettagli inediti di questo genere, dunque la sua affidabilità in materia non sarebbe comprovata.

Inoltre, nell'articolo vengono menzionati altri rumor che vanno in diretto contrasto con quanto sostenuto dallo youtuber, in particolare che un Pixel 4a XL ci sarà eccome e che sarà anche lievemente più caro del predecessore diretto Pixel 3a XL. Nessun indizio invece sulle colorazioni, ma il messaggio che vuol far passare l'articolo è di non fare troppo affidamento ai rumor diffusi da Dave Lee, perché potrebbero rivelarsi del tutto infondati. Chi avrà ragione? Lo scopriremo nelle prossime settimane.