Gli smartphone hanno sempre più sensori fotografici e Sony non riesce più a produrne a sufficienza!

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Gli smartphone hanno sempre più sensori fotografici e Sony non riesce più a produrne a sufficienza!

La qualità media degli smartphone odierni ha raggiunto livelli di eccellenza talmente elevati che per i produttori è sempre più difficile differenziarsi dai rivali e continuare ad alzare l'asticella, mese dopo mese. Se infatti le prestazioni pure sono ormai più che soddisfacenti su ogni fascia di prezzo e i display AMOLED si stanno diffondendo persino nella fascia economica, il campo di battaglia privilegiato si è ormai spostato sul versante fotografico. Non tanto nella qualità finale degli scatti – che richiede grandi investimenti nell'affinamento software – quanto nella direzione di una soluzione più semplice, ma ancora più di impatto: l'aumento del numero di sensori fotografici a disposizione.

Se infatti ad inizio 2019 aveva fatto scalpore il nuovo Nokia 9 PureView, dotato per la prima volta di una penta-camera posteriore, verso la fine dell'anno Xiaomi è stato in grado di portarla persino nella fascia medio-alta del mercato, con il discusso Mi Note 10, dotato di un sensore principale addirittura da 108 megapixel.

E nel 2020 questa escalation non avrà tregua, con smartphone di ogni fascia di prezzo destinati a vantare un minimo di 3 fotocamere posteriori.

Oltre alla discutibilità di questa deriva, c'è anche un dato oggettivo da tenere in conto: sebbene il mercato smartphone non stia più crescendo in numero di unità spedite, la richiesta di sensori fotografici si è moltiplicata paurosamente nel corso dell'ultimo anno, mettendo alle corde i produttori che si occupano di questi specifici componenti. Su tutti, Sony.

Il produttore nipponico ha infatti dichiarato pubblicamente che, nonostante le sue fabbriche lavorino a pieno regime per riuscire a venire incontro alle sempre più alte richieste del mercato, allo stato attuale risulta quasi impossibile soddisfare interamente la richiesta e lo scenario non potrà che farsi ancora più critico nel corso dei prossimi mesi, quando una nuova enorme ondata di smartphone dotati di 3, 4, 5 o più fotocamere invaderà il mercato.

C'è anche da dire che Sony sta facendo affari d'oro grazie alla direzione che ha preso il mercato smartphone, tanto che la divisione che si occupa della produzione di sensori fotografici è ora la più redditizia dell'azienda, seconda soltanto a PlayStation.

E il suo monopolio è ormai indiscusso, tanto che a maggio 2019 oltre il 50% del mercato era già nelle sue mani. Nel 2020, Samsung incrementerà la produzione di sensori fotografici per sfruttare i fisiologici limiti di Sony, ma potrebbe esserci spazio anche per qualche altro concorrente arrembante. Chi saprà emergere in un mercato in costante ascesa?