Avete un Pixel e siete impazienti di provare le nuove routine di Android 10? Vi basta il root e qualche passaggio

Matteo Bottin
Matteo Bottin
Avete un Pixel e siete impazienti di provare le nuove routine di Android 10? Vi basta il root e qualche passaggio

Circa a metà dello sviluppo di Android 10 abbiamo visto l'introduzione delle "rules", o "routine", tramite le quali automatizzare alcune azioni. Sì, insomma, un po' come Tasker, ma molto meno flessibile. Sebbene queste routine non siano state viste nella versione stabile di Android 10, alcuni utenti Pixel hanno trovato questa funzione nel proprio smartphone dopo un aggiornamento lato server di Google.

Se non volete aspettare Big G per ricevere le routine e avete un Pixel con root, questa piccola procedura è quella che fa per voi. Noi riporteremo i passaggi esattamente come indicato dai colleghi di Android Police, dunque potreste incontrare qualche problema di traduzione.

Ecco quindi quello che dovete fare per ottenere le routine:

  1. Usando un file manager che supporta la navigazione nelle cartelle di sistema (come Solid Explorer), raggiungete il percorso "/data/data/com.google.android.settings.intelligence/shared_prefs"
  2. Qui aprite il file "SettingsGoogleIntelligenceSharedPrefFile.xml" (prima fateci un backup per sicurezza) e cambiate il valore a "true" di tutte le flag contenenti "RoutinesPrototype"
  3. Accedendo al menù "App e Notifiche" delle Impostazioni, forzate l'arresto delle app Impostazioni e "Settings Suggestion"
  4. Aprite le Impostazioni e cercate "rules". Se tutto è andato per il verso giusto, è disponibile un solo risultato: sceglietelo e iniziate a creare le vostre routine personalizzate

Volendo è possibile anche fare in modo che la voce "rules" appaia nelle impostazioni di sistema: vi basterà aprire un terminale e digitare questi comandi:

  1. su
  2. pm enable com.google.android.settings.intelligence/.modules.routines.impl.settings.RoutinesSettingsActivity

Insomma, un processo abbastanza semplice, ma che sconsigliamo a chi non è pratico del modding.

D'altronde, Google sta lentamente inviando la funzionalità a tutti i suoi utenti, e dunque è solo questione di tempo prima che raggiunga tutti.