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Google introduce una nuova modalità per correggere le richieste ad Assistant (che però rimane scordarello) (foto)

Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Google introduce una nuova modalità per correggere le richieste ad Assistant (che però rimane scordarello) (foto)

Sulla potenza di Google Assistant ci sono pochi dubbi. E non ci riferiamo soltanto alla sua nuova versione - per ora esclusiva dei Pixel - ma anche a quella disponibile per tutti. L'assistente vocale infatti riesce spessissimo a capire le nostre richieste anche quando a volte sono formulate o pronunciate in maniera non proprio perfetta. Quando invece si sbaglia è possibile rettificare la query e riproporla. Finora l'operazione avveniva tenendo pigiato sul termine che si voleva editare, oggi invece Google ha apportato una modifica all'interfaccia.

Ora le parole capite male appaiono sottolineate e basta un tap sul pulsante sottostante per aprire l'editor e correggere il termine. A quanto pare però la sottolineatura non appare sempre, ma solo quando l'IA pensa di essersi sbagliata, il che avviene, a detta dei colleghi di Android Police, soprattutto con nomi di artisti musicale, titoli di opere, video o dispositivi smart.

La mossa rende sicuramente più semplice e intuitivo modificare le richieste, però non porta con sé quella che avrebbe potuto essere una novità ancora più gradita.

L'assistente infatti non memorizza in maniera permanente le modifiche che vengono fatte per cui se capisce male una determinata espressione questo fraintendimento continuerà nel tempo senza che impari a correggersi. Tuttavia trattandosi dell'IA di Google, non ci stupirebbe se una funzione del genere dovesse arrivare prima piuttosto che poi.