/e/ non è un typo ma un fork di Android molto attento alla privacy, con radici nel mondo Linux

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
/e/ non è un typo ma un fork di Android molto attento alla privacy, con radici nel mondo Linux

Gaël Duval, già creatore di Mandrake Linux, ha ideato una versione alternativa di Android, che sia sempre open source, ma molto attenta alla privacy. Ecco /e/, che è ancora in beta, ma già disponibile sia al download che all'acquisto. Per essere più precisi, e per ammissione di Duval stesso, /e/ è un fork della Lineage OS, che mescola anche funzioni prese dall'Android Open Source Project, nei rami 7 (Nougat), 8 (Oreo) e 9 (Pie).

Ciò che rende /e/ particolarmente "privato" è che tutti i servizi di Google sono stati rimossi e rimpiazzati con MicroG. Queste ultime sono delle librerie completamente open-source (al contrario delle app di Google), che che forniscono servizi analoghi a quelli di Google Play, Maps, geolocalizzazione e messaggistica alle app Android che ne hanno bisogno. Le app compatibili con queste librerie sono tutte presenti nello store di /e/ in modo che possiate raggiungerle facilmente.

 Non avrete quindi Google Search ma Qwant, niente Google Drive, ma un servizio analogo basato su NextCloud, e così via.

E sempre lo stesso store è particolarmente trasparente non solo sulle impostazioni di privacy di ogni singola app, ma anche su quali informazioni di preciso condividete con essa, in modo che possiate prendere una decisione informata nel momento in cui la scaricherete o meno.

/e/ è insomma (a parte un facile veicolo per giochi di parole) un sistema operativo molto ben studiato, tra l'altro con un sito ufficiale interamente in italiano. Al momento è ancora una beta, ma Duval spera di avere la prima stabile in tempo per il Mobile World Congress 2020, che si terrà come sempre a fine febbraio. Nell'attesa però, potete già provare il firmware attuale su 85 smartphone diversi (trovate qui tutti i link utili) o anche comprarne uno con il sistema operativo preinstallato (sono tutti smartphone ricondizionati di fascia alta, di qualche tempo fa).

Via: ZDNet