Gli assistenti vocali saranno molto più reattivi, nei dispositivi Android del prossimo futuro

Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Gli assistenti vocali saranno molto più reattivi, nei dispositivi Android del prossimo futuro

Google è intenzionata a spingere sull'acceleratore per quanto riguarda Google Assistant: a partire dalla versione di Android rilasciata nel 2021 infatti i requisiti hardware minimi per poter ottenere la certificazione da parte di Mountain View saranno resi molto più stringenti per quello che riguarda i tempi di reazione degli assistenti vocali. Uno dei membri storici del team XDA infatti ha scovato delle righe nel documento di definizione di compatibilità Android (CDD) con riferimenti piuttosto chiari in tal senso.

In particolare Google raccomanda ai produttori di qualsiasi dispositivo dotato di microfono, che vuole essere equipaggiato con il robottino verde, di avere una latenza audio in uscita di 100 millisecondi "a freddo" e solo 45 millisecondi per l'output continuo. A partire dal 2021 infatti sarà richiesta una latenza di massimo 200 millisecondi. Inoltre sarà necessario che l'audio in entrata abbia una frequenza compresa tra 100 e 400 Hz per ogni microfono usato per registrare la voce.

Cosa significa tutto questo? In parole povere Google sta richiedendo ai produttori di adottare soluzioni hardware necessarie ad abbassare i tempi di risposta di Google Assistant sia durante una conversazione che quando viene evocato per la prima volta. Inoltre i microfoni dovranno operare in modo da ricevere in maniera non distorta la voce umana per poter recepire più chiaramente i comandi impartiti dagli utenti.

A beneficiare di questi requisiti però non sarà solo l'assistente smart di BigG, ma anche tutti gli altri visto che utilizzano gli stessi componenti. Insomma la strada è ancora lunga, ma Android si prepara ad essere sempre più a misura di assistente intelligente.