Tanti retroscena su Android 10: il suo "vero" nome, la "colpa" delle nuove gesture ed il futuro delle statue al Googleplex

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Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Tanti retroscena su Android 10: il suo "vero" nome, la "colpa" delle nuove gesture ed il futuro delle statue al Googleplex

Nell'ultimo episodio del podcast All About Android, alcuni ingegneri di Google, tra i quali Dave Burke, hanno svelato alcuni retroscena interessanti su Android 10.

Anzitutto, se la convenzione di usare nomi di dolci fosse proseguita, Android Q si sarebbe chiamato Queen Cake, nota anche come Queen Elizabeth Cake, un dolce piuttosto popolare in Canada, ma probabilmente sconosciuto dalle nostre parti. Questo è infatti uno dei problemi della precedente convenzione: che i nomi di dolci non sono universalmente riconoscibili ed immediati come dei semplici numeri cardinali. Internamente invece, gli sviluppatori di Google si riferivano ad Android Q come Quince Tart, un dolce ancor meno noto.

Secondo gli ingegneri di Google, questa usanza del doppio nome, interno e pubblico, potrebbe anche non arrestarsi, quindi chissà che in futuro non verremo a conoscenza di altri nomi bizzarri per Android 11 e successivi.

Google continuerà anche a realizzare le celebri statue che popolano il Googleplex ad ogni nuova versione di Android.

Saranno però più originali del passato, perché non legate ad un dolce. Ad esempio, sarà possibile "firmare" la statua numerica di Android 10, anche se non è chiaro cosa intendesse Burke di preciso con questa frase, ma lo scopriremo senz'altro il giorno del lancio (che ufficiosamente dovrebbe essere il 3 settembre)

Riguardo le tanto discusse gesture di navigazione, Burke ha confermato che Google ha dovuto accelerare i tempi perché ciascun produttore stava facendo a modo suo, e questo creava problemi agli sviluppatori, che non potevano disporre di una base comune sulla quale sviluppare. Le gesture adottate da Android 10 saranno infatti obbligatorie per tutti i nuovi dispositivi che usciranno con questa versione del sistema operativo, in modo da donare maggiore consistenza all'ecosistema e semplificare la vita agli sviluppatori.

Sembra infine che il nuovo logo di Android sarà protagonista della boot animation di Android 10, anche se non è ben chiaro in che forma.

Un recente tweet dello stesso Burke ci dà comunque un saggio della sua espressività.

Via: 9to5Google