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L'accessibilità nelle app si migliora (di nascosto) anche tramite il Play Store

Matteo Bottin
Matteo Bottin
L'accessibilità nelle app si migliora (di nascosto) anche tramite il Play Store

I controlli del Play Store non si limitano a tutelare la sicurezza degli utenti Android, ma puntano anche ad aiutare i vari sviluppatori a migliorare le app stesse. Ogni volta che viene caricato un nuovo APK, il Play Store controlla il nuovo upload e genera un "pre-launch report" per segnalare eventuali problemi allo sviluppatore.

Questi problemi possono includere anche fattori di accessibilità. Dato l'enorme bacino di utenti Android, questo aspetto è di particolare importanza, tanto che Google ha creato un team apposito (Accessibility Developer Infrastructure team) adibito a questi controlli.

I controlli sull'accessibilità delle app sono stati introdotti a luglio 2018, e nel giro di un anno hanno portato i loro frutti: sono state testate 3,8 milioni di applicazioni e riportate 171 milioni di problematiche agli sviluppatori. E proprio quest'ultimi hanno preso a cuore il problema, tanto che il numero di sviluppatori che hanno chiesto una consulenza su questo argomento al Google I/O 2019 sono quadruplicati rispetto al 2018.

Inoltre, maggiori sono le domande degli sviluppatori, migliori possono essere i controlli del team (dato che a volte deve far fronte a richieste inedite). Se foste sviluppatori e voleste approfondire la tematica, Google ha creato una partnership con Udacity per un corso gratuito sull'accessibilità via web.

Fonte: Google