Huawei parla a ruota libera del suo futuro fra Android e HarmonyOS: tante conferme e qualche sorpresa

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Huawei parla a ruota libera del suo futuro fra Android e HarmonyOS: tante conferme e qualche sorpresa

Durante una tavola rotonda in occasione del Huawei Developer Conference in corso di svolgimento in Cina, il colosso cinese – nella persona di Wang Chenglu, presidente della divisione Consumer Business Software – ha parlato a ruota libera del futuro che l'attende, toccando ovviamente gli argomenti più spinosi e interessanti del momento: Android e HarmonyOS.

Non a caso, Huawei ha appena svelato al mondo non soltanto la nuova EMUI 10, basata su Android Q e definita da Chenglu più un fork che una semplice personalizzazione, ma anche il pezzo forte HarmonyOS, ovvero il sistema operativo proprietario di Huawei, pensato per girare su pressoché qualsiasi dispositivo elettronico di oggi e di domani. Proprio sul rapporto fra EMUI 10 e HarmonyOS, Chenglu ha confermato che l'esperienza di utilizzo fra i due sistemi non differirà in modo sostanziale, per garantire coerenza e familiarità agli utenti di lunga data.

Ciononostante, il futuro prossimo di Huawei sarà ancora targato Android, tanto che Chenglu ha svelato un accordo stretto con Google per il supporto ad Android Q non soltanto per l'imminente serie Mate 30, ma anche per le serie P30 e Mate 20, sotto forma di aggiornamenti software. Qualsiasi sviluppo ci attenda dunque, non saranno previsti sconvolgimenti immediati, anche se Huawei ha già pronta l'alternativa con HarmonyOS.

Proprio alla luce dell'accordo con Google, il sistema operativo proprietario non è previsto che approdi su dispositivi attualmente equipaggiati con Android, ma semmai girerà nativo su modelli che usciranno in futuro, nel caso ce ne sarà l'esigenza. Infine, Chenglu ha anche parlato degli aggiornamenti di sicurezza, che continueranno ad essere forniti da Google per il prossimo futuro, ma che eventualmente Huawei sarà anche in grado di confezionare da sé attingendo dall'open source.

Fonte: Ausdroid