
Solo l'1% dei componenti di Huawei P30 Pro viene dagli USA, ma quell'1% costa parecchio
Huawei P30 Pro è composto da 1.631 parti: di tutti questi, solo 15 componenti vengono dagli Stati Uniti, ossia lo 0,9% di tutto l'assemblamento. Tuttavia, questi 15 componenti costano all'azienda 59,36$, pari a più del 16% della spesa complessiva per produrre lo smartphone.
È quel che viene fuori dal report di Nikkei, che ha smontato completamente il dispositivo e ha accuratamente suddiviso i componenti per paesi di provenienza: come si può vedere dalla tabella qui sotto, la maggior parte dei pezzi (869) viene dal Giappone, ma la spesa più grossa (138,61$) va per gli 80 componenti prodotti in Cina.
Costo totale: $363.83 | Numero parti totale: 1,631 | |
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U.S.A | $59.36 (16.3%) | 15 parti (0.9%) |
China | $138. 61 (38.1%) | 80 parti (4.9%) |
Japan | $83.71 (23.0%) | 869 parti (53.2%) |
South Korea | $28 (7.7%) | 561 parti (34.4%) |
Taiwan | $28.85 (7.9%) | 83 parti (5.0%) |
Tra i componenti importati dall'america ci sono semiconduttori di Qorvo, DRAM di Micron Technology e vetro protettivo di Corning.
Ovviamente, ancora una volta la riflessione va al ban degli Stati Uniti e a quale sarà il futuro dell'azienda cinese e dell'intero mercato smartphone.
Guardando solo la provenienza dei componenti, infatti, risulta evidente che il blocco degli USA complicherà la vita a Huawei, anche senza tirare in ballo Google e le licenze Android.