Google promette maggiore trasparenza verso gli sviluppatori ed un team di persone (non di bot) dedicato ai ricorsi

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Google promette maggiore trasparenza verso gli sviluppatori ed un team di persone (non di bot) dedicato ai ricorsi

Nello sforzo di creare un sistema che metta l'utente in pieno controllo dei propri dati personali, Google ha attuato e sta attuando dei cambiamenti ad Android ed al Play Store. Parliamo di specifiche linee guida per ciascuno dei permessi a runtime, il cui primo e più evidente impatto è stato probabilmente percepito dalle app di SMS.

Il risultato è che, ad oggi, il numero di app con accesso ad informazioni sensibili è diminuito di oltre il 98%, e tutto senza troppi danni per gli utenti, che sono passati ad una qualche alternativa più sicura o hanno rinunciato a funzionalità minori. Per gli sviluppatori però non è stato un passaggio facile, ed in molti hanno lamentato una scarsa reattività da parte di Google nel rispondere alle loro istanza, se non addirittura una eccessiva inflessibilità.

Avendo quindi percepito la frustrazione degli sviluppatori, Google promette ora comunicazioni più dettagliate, miglioramenti al processo di appello ed un accresciuto team di persone, non di autonomi, che si occupino di queste faccende.

Google risponde anche alle lamentele di chi si sia trovato l'account sviluppatore bloccato, giustificandosi col fatto di voler proteggere gli utenti da sviluppatori in malafede, che spesso creano multipli account per cercare di aggirare i vari ban; per questo motivo Google non può sempre condividere le ragioni che hanno lo portato a mettere un account in relazione ad un altro, e quindi a bloccarli tutti.

Secondo i dati dell'azienda, oltre il 99% di queste sospensioni sono corrette ma è al contempo evidente che un falso positivo rappresenti comunque un problema ed una ingiustizia. Chi ne fosse stato oggetto deve subito fare ricorso, e Google promette che ogni appello sarà revisionato da una persona e non da una macchina. Inoltre verrà dedicato più tempo (giorni, non settimane) alla revisione di app da parte di nuovi sviluppatori, in modo da fare controlli più approfonditi, così da prevenire anche decisioni errate in merito agli account degli sviluppatori.

Il disagio sembra insomma che sia stato percepito forte e chiaro da Google, e non possiamo che sperare che la situazione in futuro possa migliorare: la sicurezza è importante, ma lo è anche preservare il lavoro di onesti sviluppatori che non devono essere ingiustamente puniti.