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Ecco come Google continua, giorno dopo giorno, a proteggerci dalle app dannose

Matteo Bottin
Matteo Bottin
Ecco come Google continua, giorno dopo giorno, a proteggerci dalle app dannose

Google sta puntando molto sulla sicurezza dei propri utenti, tanto che ogni mese rilascia nuove patch di sicurezza. Ma anche il Play Store può essere fonte di app malevoli, e dunque anche qui dev'essere eseguito un controllo approfondito prima che malware possano essere scaricati da ignari utenti e poi diffondersi. Ecco come Google cerca di mantenerci al sicuro.

Innanzitutto, anche se noi non lo sentiamo, Play Protect è sempre in guardia: ogni giorno vengono scansionate più di 50 miliardi di app. Poi, Google ha lavorato sui permessi, rendendoli più restrittivi: un esempio tra tutti è quello riguardante gli SMS, che ha colpito qualche mese fa Tasker.

Ma anche un controllo diretto sugli sviluppatori porta i suoi frutti. Google ha infatti identificato come l'80% dei tentativi di violazioni attivano da "disturbatori seriali", ovvero sviluppatori che, dopo essere stati bannati dal Play Store, vi ritornano con un altro account. Google ha migliorato i propri algoritmi di identificazione, e li ha accoppiati con personale umano esperto per una efficacia sempre più elevata.

Infine, ovviamente non poteva mancare il Machine Learning: gli sviluppatori continuano a migliorarlo per identificare app potenzialmente dannose (PHA in inglese), sfruttando anche analisi statistiche e il feedback degli utenti.

Un catalogo di difese che ogni giorno ci difende da attacchi malevoli. Ovviamente non si è mai troppo sicuri, e dunque vi consigliamo sempre di controllare le recensioni prima di scaricare una nuova applicazione, specialmente se "sconosciuta".