Gli APK scambiati tra utenti (tramite certe app) si aggiorneranno dal Play Store

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Gli APK scambiati tra utenti (tramite certe app) si aggiorneranno dal Play Store

Google sta aggiungendo dei metadati agli APK distribuiti attraverso Google Play, proprio allo scopo di verificarne l'autenticità. Può sembrare un modo di procedere pleonastico, ma il punto non è tanto tutelare i download dal Play Store, quanto gli scambi di APK tra utenti.

In molti paesi dove i piani dati non sono economici e abbondanti come da noi, è infatti pratica molto comune che gli utenti condividano direttamente l'uno con l'altro le app installate, allo scopo proprio di risparmiare dati.

In futuro, grazie a questi metadati, Google sarà in grado di capire se un'app installata su un certo dispositivo provenisse in origine dal Play Store o meno, anche se questa fosse stata installata tramite APK. Tramite questa verifica, possibile anche offline, l'app potrà automaticamente essere aggiunta alla libreria del Play Store, in modo da ricevere regolarmente aggiornamenti ufficiali in futuro, a tutto vantaggio della sicurezza dell'utente.

Il rovescio della medaglia potrebbe essere che in questo modo gli aggiornamenti andranno comunque scaricati via internet, ed il consumo di dati è proprio ciò che gli utenti di questi mercati volevano evitare.

Purtroppo "sicurezza" e "al di fuori del Play Store" non stanno facilmente nella stessa frase.

Aggiornamento 20/10/

Google ha confermato quest'oggi che quando un utente scambia un'app tramite un "Play-approved partner", il Play Store sarà in grado di verificare l'autenticità di detta app anche con dispositivo offline, e di aggiungerla così alla lista di app alla libreria dello store, in modo che i futuri aggiornamenti possano arrivare direttamente da lì.

Il programma Play-approved peer-to-peer app beta parte quest'oggi con SHAREIt, ed a breve anche su Files Go by Google e Xender (non disponibile in Italia). Abbiamo di conseguenza aggiornato il titolo dell'articolo.