Iniziamo a parlare di Android Q: in arrivo un avvertimento per le app che usano vecchie API (foto)

Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Iniziamo a parlare di Android Q: in arrivo un avvertimento per le app che usano vecchie API (foto)

Morto un papa se ne fa un altro. E pubblicata una nuova versione di Android si passa a parlare della prossima. Anche se Android Pie ha appena iniziato a muovere i suoi primi timidissimi passi c'è già chi guarda avanti a quello che verrà: Android Q.

È notizia recente l'introduzione da parte di Google di una nuova policy per spingere gli sviluppatori a "modernizzare" le proprie app. A partire dal 1 agosto infatti tutte le app postate per la prima volta sul Play Store devono supportare almeno le API di livello 26 o superiore (cioè Android 8.0 in poi). Dal primo novembre la regola entrerà in vigore anche per tutte le altre.

Ogni nuova versione di Android porta nuove API e ciò significa maggiore sicurezza, privacy, ottimizzazione della memoria e risparmio energetico ma anche maggiori limitazioni a quello che un'app può fare. Tutto questo non comporta tuttavia il fatto che un'app non funzioni più su vecchie versioni di Android.

Ogni sviluppatore infatti può stabilire il livello minimo di API necessarie per il corretto funzionamento. Proprio su questo aspetto è stato introdotto un nuovo commit nell'AOSP che riguarda l'introduzione in Android Q di un avvertimento nel caso in cui venga lanciata un'applicazione che fa affidamento su API precedenti ad Android 5.1 Lollipop.

Google sembra sempre più intenzionata a irreggimentare il caotico reame del robottino verde per mantenere un certo livello di qualità nei servizi proposti e per questo vuole evitare che gli sviluppatori si impigriscano usando API obsolete o che abbandonino al proprio destino le app una volta lanciate.