Google adegua le linee guida di Android P per regolamentare i diversi tipi di notch e sagomature (foto)

Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Google adegua le linee guida di Android P per regolamentare i diversi tipi di notch e sagomature (foto)

Ancora non sappiamo come si chiamerà ma sono mesi che vi riferiamo le novità che Android P porterà nel mondo del robottino verde. Con la pubblicazione della Developer Preview 5 la scorsa settimana e la data di rilascio finale che si avvicina Google ha voluto fare chiarezza su alcuni dettagli da rispettare da parte dei produttori. In particolare l'occhio vigile di BigG si è orientato a definire le linee guida per i display.

La tendenza attuale infatti è quella di proporre schermi sempre più grandi in formato 18:9, magari dotati di notch con lo scopo di offrire un'esperienza sempre più immersiva. Da questo punto di vista Android è già dotato degli strumenti necessari ad adattarsi a diversi tipi di monitor e permette anche di mostrare video, foto, mappe a giochi a tutto schermo conformandosi alla possibile presenza di un notch, di qualunque forma e dimensione esso sia.

In futuro però le cose potrebbero cambiare e innovazioni inattese e strampalate potrebbero intaccare la corretta visione dell'interfaccia utente.

Quindi per evitare che porzioni rilevanti di informazione vengano tagliate e per mantenere la compatibilità con tutte le app, Google ha concordato alcuni requisiti con i produttori di hardware.

In particolare è stato deciso che in modalità verticale la barra di stato dovrà sempre essere grande almeno quanto la sagomatura ("cutouts" cioè angoli, smussature e notch, ossia la parte non parallela dello schermo), mentre in orizzontale la stessa area dovrà essere occupata da una banda nera (letterbox).

Inoltre per ogni schermo i notch possono occupare solo la cima o il fondo del display, le sagomature non possono essere posizionate sui lati lunghi, non possono essere più di una per lato e in generale massimo due per monitor. Ragionevolmente Google aggiornerà di conseguenza il Documento di Definizione delle Compatibilità dopo il rilascio di Android P.